Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza insieme per garantire il rispetto delle regole fiscali da parte di influencer, blogger e creator che producono redditi pubblicando contenuti in rete. Verranno esaminati i dati disponibili attraverso le banche dati, in Italia e all’estero. Saranno approfondite le posizioni caratterizzate da una forte sproporzione tra i redditi dichiarati, il numero di iscritti o di visualizzazioni sui propri canali web e la disponibilità di beni.
Redditi
Verranno effettuate ispezioni e verifiche, acquisizione di documentazione e indagini finanziarie. Le Fiamme gialle verificheranno il rispetto degli obblighi sul trattamento dei dati personali, in materia di diritto d’autore, tutela dei marchi e divieto di pubblicità occulta. Sono stati ricostruiti gli effettivi redditi conseguiti da noti influencer, per svariate centinaia di migliaia di euro, portati alla regolarizzazione tramite ravvedimento o all’adesione integrale alle contestazioni mosse. Nell’ultimo periodo l’Agenzia delle Entrate ha avviato un controllo verso due noti gamer, proprietari di canali dedicati sulle piattaforme social e utilizzati per finalità di marketing in occasione del rilascio di nuovi videogame, sessioni di gameplay ed organizzazione di eventi. I compensi, strettamente connessi alle visualizzazioni raggiunte, erano conseguiti in completa evasione di imposta, nonostante l’abitualità e il livello di organizzazione professionale dell’attività. Ai due influencer sono stati rispettivamente contestati 700 mila e 500 mila euro di ricavi non dichiarati.
Influencer marketing
Il comando provinciale della Guardia di finanza di Bologna ha concluso un’operazione con il recupero a tassazione per oltre 11 milioni di euro, attraverso l’approfondimento di due differenti contesti operativi. Il primo ha riguardato quattro influencer seguiti da 50 milioni di follower in totale. Per due di loro, completamente sconosciuti al fisco, le Fiamme Gialle hanno dovuto ricostruire i proventi ottenuti non solo attraverso pubblicazioni sui social e collaborazioni professionali avviate con aziende e con l’inserimento di contenuti su popolari siti d’intrattenimento per adulti.
Digital creator
Il secondo contesto ha invece riguardato 5 digital creator (tutti sconosciuti al fisco) molto attivi nella pubblicazione di prestazioni a pagamento sul web. Per tre di loro è stata segnalata all’Agenzia delle Entrate l’applicazione di una particolare addizionale alle imposte sul reddito introdotta dalla legge di bilancio 2006 a carico di chi produce, distribuisce, vende e rappresenta materiale per adulti anche in formato multimediale. L’importo di circa 200 mila euro è destinato agli interventi a favore del settore dello spettacolo, tra i più penalizzati dalla pandemia. Generalmente gli influencer si sono dimostrati ampiamente collaborativi, aderendo prontamente ai rilievi mossi e versando all’Erario gli importi dovuti; solo in qualche caso, si sono riservati di effettuare approfondimenti ulteriori, prima di proseguire la procedura avanti agli uffici finanziari.