10-03-2015 ore 19:34 | Cronaca - Crema
di Francesco Jacini

Pierina. Marcia indietro sul Crema Sporting Park, Zucchi: “non accantoneremo il progetto, valuteremo se costruirlo altrove”

Marcia indietro sul progetto Crema Sporting Park, presentato lo scorso 31 gennaio dal Crema 1908. La rilevanza emblematica di riqualificare i 110 mila metri quadrati dell’area dell’ex cascina Pierina per creare un centro sportivo moderno ed ecosostenibile ha ricevuto un rispoststa negativa da parte dell'amministrazione. Questa scelta da parte del Comune ha  creato un forte malumore da parte della dirigenza nerobianca.

 

Prima sì, poi no

“Il comportamento da parte della Giunta comunale ed in particolare del sindaco - spiega Enrico Zucchi, presidente del Crema1908 - ci ha lasciati sconcertati: prima ha detto una cosa e poi ne ha fatto un’altra. Sarebbe stato opportuno che ci avesse avvisati prima della presentazione all’assemblea dei soci e non qualche giorno dopo”. Durante l’incontro Zucchi ha consegnato alla stampa due fogli ciclostilati riguardanti gli scambi di sms intercorsi con il sindaco Stefania Bonaldi tra il 20 gennaio ed il 3 febbraio.

 

Il progetto Crema Sporting Park (foto © Cremaonline.it)

Impegno economico

“Tra costi diretti ed indiretti - conclude Zucchi - il Crema si è molto impegnato economicamente per cui non accantonerà il progetto con questa Giunta non trattiamo più, se il progetto si farà sarà su un area privata. Contavano di iniziare i lavori a luglio e nel mese di settembre di posare la prima pietra, ora questi subiranno degli slittamenti. Valuteremo l’ipotesi di poter costruire Crema Sporting Park altrove”.

 

Il Crema Sporting Park

L’opera, il cui costo è stato preventivato a 7,5 milioni di euro, avrebbe previsto l’allestimento, attuato in stralci funzionali in un arco temporale di otto anni, di campi da calcio in erba naturale e sintetica, due campi di calcetto, un percorso vita di 1,3 chilometri, pista di atletica leggera, campi da beach volley, piscina scoperta e area tiro con l’arco, campo polifunzionale all’aperto, strutture per disabili, magazzino e spogliatoi. La convenzione avrebbe avuto la durata di 40 anni.

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