10-02-2014 ore 12:22 | Cronaca - Città
di Francesco Jacini

Crema. Stamane la cerimonia in ricordo delle Foibe, il sindaco Bonaldi: "non ci possiamo permettere la distinzione arbitraria delle vittime inermi"

Crema ricorda il 10 febbraio. Unita e sentita la partecipazione della cittadinanza nel ‘Giorno del Ricordo’ delle vittime dei massacri delle Foibe, gli eccidi compiuti dall’esercito jugoslavo alla popolazione italiana della Venezia Giulia, della Dalmazia e del territorio di confine, durante la Seconda Guerra Mondiale a partire dal 1943 e nell’immediato dopoguerra (1946-1947). Questa giornata commemorativa è stata istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004.

 

Le autorità

Stamane autorità politiche dell’amministrazione comunale, guidate dal sindaco Stefania Bonaldi, delle varie Associazioni Combattentistiche d’Arma, le alte autorità delle Forze Armate e delle forze dell’ordine sono stati presenti in piazza Istria e Dalmazia per la tradizionale cerimonia di deposizione della corona di alloro presso il monumento commemorativo delle ventimila vittime della tragedia. Assente per impegni presi in precedenza il cremasco Tommaso Caizzi, profugo dalmata, sfuggito ai massacri.

 

“Dobbiamo raccontare la storia con onestà”

“Dividere la storia – afferma nel suo intervento Bonaldi - in carnefici e vittime è un dovere morale che dovrebbe investire ogni cittadino. Non farlo significa confondere le coscienze, soprattutto dei giovani, a cui dobbiamo raccontare la storia con onestà, facendo comprendere loro che vi furono uomini che cercarono di sopprimere vite e libertà di altri e uomini che fecero di tutto per impedirlo, pagando spesso con la vita. Ciò che invece non ci possiamo permettere è la distinzione arbitraria e insopportabile delle vittime inermi, in base alla loro provenienza o peggio alla loro condizione”. In allegato il testo completo.

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