09-09-2021 ore 11:54 | Cronaca - Casaletto Vaprio
di Claudia Cerioli

Casaletto: gli affreschi del Barbelli tornano in chiesa. Visite da domenica 12 settembre

Gli affreschi del Barbelli sono tornati a casa. Dopo un sapiente lavoro di restauro, affidato a Paolo Mariani, infatti, sono stati ricollocati nella chiesa vecchia a Casaletto Vaprio. Le opere erano state realizzate nel 1642 nella ex chiesa parrocchiale di san Giorgio, la cui apertura al pubblico si terrà a partire da sabato 11 settembre alle ore 21 all’interno della manifestazione denominata “La meraviglia rivelata”. I 16 affreschi del maggior pittore cremasco del seicento illustrano alcuni episodi della vita di san Giorgio (patrono del paese), quattro santi e alcuni angeli che, a trecento anni dalla loro realizzazione, furono strappati per essere venduti a Paolo Stramezzi di Crema, fine intenditore d’arte, che in quegli anni stava creando la sua collezione privata. Lo Stramezzi fece costruire anche una piccola cappella di famiglia all’interno di Villa Perletta a San Bartolomeo ai Morti, al fine di installarvi gli affreschi di Barbelli, e lì rimasero per circa settant’anni, quando, nel 2019, la nipote Marina, recentemente scomparsa, decise di rimettere in vendita l’intero ciclo.

 

Cessione al Comune

Nel frattempo, nel 1989, la chiesa, comunemente conosciuta come chiesa vecchia, dopo la costruzione della nuova parrocchiale nel 1912, venne venduta dalla parrocchia all’amministrazione comunale di Casaletto Vaprio, che fin da subito iniziò ad attuarvi i lavori di restauro e messa in sicurezza. Ma allo storico edificio mancavano solo gli strappi del Barbelli per tornare al suo antico splendore, ritorno che si è realizzato due anni fa. L’operazione è stata resa possibile grazie anche al supporto della soprintendenza alle belle arti di Cremona, Lodi e Mantova e l’incarico per il restauro affidato al laboratorio di Paolo Mariani che ha riportato all’antico splendore gli affreschi che, dopo essere stati strappati, sono stati intelaiati. L’operazione, unica in Italia e sul territorio cremasco, ha visto ritornare le opere nelle loro collocazioni originarie, laddove Gian Giacomo Barbelli le aveva realizzate, grazie alla conservazione della chiesa vecchia nel corso degli anni e al lavoro certosino di restauro.

 

“Non dobbiamo mai abituarci alla bellezza”

“L’importanza di questa operazione”, ha affermato il sindaco Ilaria Dioli, “è certamente quella di riportare a casa un frammento di storia di Casaletto Vaprio, ma soprattutto permettere alla collettività di fruire di questo bene artistico. “La ricollocazione ha comportato sicuramente una sfida” - ha aggiunto Mariani - “l’interesse per il restauro da parte di alcune studentesse dell’università Ca Foscari di Venezia, che realizzeranno una tesi sulle opere, è un ulteriore segno dell’importanza e dell’unicità di questa operazione”. Ha concluso l’assessore alla cultura Samuele Zenone. “Non dobbiamo mai abituarci alla bellezza. Dobbiamo continuare incessantemente a cercarla, anche là dove non è scontato trovarla, come in una piccola realtà come Casaletto Vaprio”. La chiesa vecchia sarà visitabile sabato 11 settembre a partire dalle 21.30 fino alla mezzanotte mentre nella parrocchiale si terrà per l’occasione un’elevazione spirituale in musica a cura del Collegium Vocale di Crema con musiche di Vivaldi e Haendel. Domenica 12 settembre sono previste visite guidate alle ore 10, 11.30, 18, 21 Per info e prenotazioni: [email protected].

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