08-03-2022 ore 16:30 | Cronaca - Cremona
di Claudia Cerioli

Cremona: flash mob in provincia dedicato alla resistenza delle donne ucraine in guerra

Un lungo silenzio perchè emerga forte la voce e l'incoraggiamento alle donne ucraine. Così la provincia di Cremona con la delegata alle pari opportunità, Ilaria Dioli ha scelto di celebrare, quest’anno, un 8 marzo “silenzioso”, realizzando presso il  cortile centrale un flash mob, quale segno di solidarietà alle donne ucraine, così come promosso dalla provincia di Lecce ed a seguire da altre province. l’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con la consigliera di parità provinciale, Cristina Pugnoli e la Presidente del CUG Comitato Unico di Garanzia, Valeria Nassi. Presenti anche le studentesse ucraine Kseniia Overko e Aleksa Amor.

 

Solidarietà al popolo

“In questa giornata particolarmente importante ho ritenuto opportuno e doveroso da parte della provincia manifestare la nostra solidarietà al popolo ed, in particolare, alle donne ucraine”, ha così introdotto Ilaria Dioli. Ha citato i pensieri e le frasi di Anna Andreevna Achmatova, nata vicino ad Odessa che, con l’avvento del regime sovietico visse la sua vita sotto costrizione e fu condannata al silenzio per lungo tempo ed il cui unico figlio, Lev, fu arrestato e deportato e di Simone Weil, scrittrice e pensatrice francese, sul concetto di sofferenza e dolore connessa alla “sventura”. “Solidarietà alle donne ucraine” – ha cosi concluso Ilaria Dioli.

 

Resistenza delle donne ucraine

E’ seguito l’intervento della consigliera di parità Pugnoli: “Oggi voglio dedicare il nostro pensiero alla resistenza delle donne ucraine. Le donne vestono i nostri stessi panni, le madri fanno gli stessi sacrifici delle nostre, le nonne viziano e coccolano i loro nipoti come le nostre, quelle donne siamo noi, con gli stessi sogni, desideri, ambizioni. E’ inevitabile immedesimarsi in loro mentre corrono con i loro figli in braccio, spingendo la sedia a rotelle dell’anziano genitore, donne che cercano di varcare il confine su un treno gremito o in macchina o a piedi. Quelle donne potremmo essere noi, quei gesti disperati, i nostri. Inna Sovsun, deputata del parlamento ucraino, ha lasciato al confine il figlioletto con il marito ed è rimasta a Kiev per partecipare alla resistenza”. Alla conclusione della manifestazione, sullo sfondo di un allestimento con mimose e fiocchi azzurri per richiamare i colori della bandiera dell'Ucraina. La studentessa soprano Kseniia Overko ha intonato l’inno ucraino, suscitando grande commozione in tutti i presenti.

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