06-12-2024 ore 12:08 | Cronaca - Piacenza
di Riccardo Cremonesi

Piacenza. Sgominata la banda dei trattori: nei mesi scorsi avrebbe colpito anche nel Cremasco

I carabinieri di Fiorenzuola d'Arda, in provincia di Piacenza, hanno denunciato 12 persone con l'accusa di furto, tentato furto e ricettazione in concorso. Si tra di 11 rumeni, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, e di un albanese di 39 anni. I militari dopo un'indagine, coordinata dalla procura di Piacenza, durata circa tre mesi sono riusciti a denunciare i 12 uomini ritenendoli facenti parte di una banda che era specializzata nei furti di rame, materiale ferroso, attrezzatura da cantiere ma soprattutto in furti di componentistica elettronica per trattori.

 

Operazione congiunta

Il bottino della banda che i carabinieri piacentini in parte hanno sequestrato, ed in parte hanno subito restituito agli aventi diritto, è stato di 4 quintali circa di semilavorati in rame e ferro rinvenuti in due grandi cassoni e un ingente quantitativo di fitofarmaci risultati oggetti di un furto eseguito a Caldiero, in provincia di Verona, ai danni dell’omonimo Consorzio Agrario. Presso un immobile, dei tre dove i giovani dimoravano saltuariamente, situati in provincia di Cremona, perquisito dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda coadiuvati dai colleghi cremonesi, son stati trovati arnesi da scasso, da lavoro e da cantiere, compresa una macchina cosiddetta “sguainatrice” per cavi in rame e acciaio e documentazione contabile di compravendita di rame e componentistica elettronica per trattori agricoli.

 

Furti anche nel Cremasco

Come spiegano gli inquirenti, “le indagini hanno avuto inizio all'inizio di ottobre quando presso alcune aziende agricole di Monticelli d’Ongina, Caorso e San Pietro in Cerro, in tre giorni diversi, sono stati denunciati il furto di sei impianti di guida satellitare da altrettanti trattori agricoli. Dispositivi molto costosi che guidano in autonomia il trattore nel perimetro dell’area lavoro. L’attenta analisi delle riprese dei sistemi di videosorveglianza e di lettura targhe, nonché i numerosi servizi di osservazione e controllo del territorio svolti, hanno permesso ai militari di collocare i 12 indagati, che si muovevano indisturbati con i mezzi a loro in uso, oltre che nei pressi dei luoghi dei furti avvenuti nel piacentino, anche in località compatibili con ulteriori 13 eventi di furto tentato o consumato avvenuti negli ultimi tre mesi nelle province limitrofe di Cremona, Parma, Mantova, Reggio Emilia e Lodi”.

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