ultimo aggiornamento ore 15:39
“Prendere per mano e accompagnare con professionalità e delicatezza le persone in fase di malattia avanzata o terminale”. Così Ermete Aiello, presidente dell’Associazione cremasca Cure palliative Alfio Privitera, ha introdotto questa mattina nella sala Galleria del comune di Crema la cerimonia di consegna degli attestati ai 21 nuovi volontari. Hanno un’età compresa tra 25 e 60 anni.
Realtà consolidata
“L’obiettivo fondamentale delle cure palliative – ha ricordato Aiello – è il miglioramento della qualità della vita del malato e della sua famiglia. Siamo giunti al termine del quarto corso di formazione. Negli undici anni di vita l’attività dell’associazione si è consolidata. Siamo presenti all’hospice della Fondazione benefattori cremaschi e all’ospedale Maggiore di Crema. Viviamo grazie al contributo dei volontari, che operano in modo integrato con medici, infermieri, psicologi e operatori socio sanitari”. Il sindaco Stefania Bonaldi ha espresso “il senso di gratitudine della comunità. Tutte le forme di volontariato rappresentano un patrimonio fondamentale per la città ma il vostro compito è estremamente delicato. Molti si sono accostati alla rete delle cure palliative grazie al servizio premuroso ricevuto in situazioni di difficoltà”.
I nuovi volontari
Oltre all’attestato, ai nuovi volontari è stato consegnato il tesserino di riconoscimento e il libro di Frank Ostaseski Saper accompagnare. Aiutare gli altri e se stessi ad affrontare la morte, una riflessione per poter aiutare le persone nella fase terminale della malattia. Questi i nuovi volontari che si aggiungono alle cinquanta persone già attive nell’associazione: Giusy Agazzi, Brunella Averci, Carlo Bellani, Emilia Berselli, Adelchi Bondioli, Monia Borelli, Ombretta Cè, Emilio D’Ambrosio, Alice Dragoni, Tiziana Facco, Mariadele Francioli, Roberta Gioia, Nadia Guerini, Alberto Livraghi, Monica Magni, Lorenza Marinoni, Enrica Meneguzzi, Diego Nichetti, Antonella Patrini, Cinzia Peletti, Terenziano Viola.
