Si è rinnovato con successo l’ormai consolidato appuntamento con la prevenzione al femminile presso l’Ospedale di Crema. Domenica 5 marzo sono state effettuate, su prenotazione, visite senologiche eseguite dal dottor Filiberto Fayer, responsabile della senologia, e dal dottor Stefano Beltrami, senologo; visite ginecologiche, ecografie e pap test effettuati dalla dottoressa Giorgia Gatti e dall’ostetrica Silvia Morandi; visite dermatologiche per la prevenzione del melanoma con la dottoressa Michela Antoninetti della Lega italiana per la lotta contro i tumori. Alle donne sono stati forniti inoltre consigli sulla prevenzione dell’osteoporosi, grazie agli interventi della dottoressa Caterina Groppelli, direttore dell’Unità operativa di riabilitazione neuromotoria, e consulenze sulla prevenzione di anemie in età fertile forniti dall’ematologa Cristina Pasquini. La dottoressa Susanna Piloni, psiconcologa, ha illustrato alle donne i percorsi di prevenzione, cura, supporto. Come ogni anno il dottor Maurizio Grassi, direttore dell’Unità di Oncologia, ha coordinato gli interventi della giornata coadiuvato dalla caposala Elena Zucchetti.
Breast Unit
Il direttore sanitario dell’Ospedale cremasco, Ermanna Derelli, ha introdotto la mattinata manifestando la propria soddisfazione per l’opportunità della prevenzione e della cura offerta alle donne che vivono sul territorio grazie ad una serie di servizi che comprendono visite, counseling, colloqui con medici specialisti. “La diagnosi precoce – ha precisato - è un modello innovativo che garantisce e tutela un percorso di salute”. È con orgoglio che la dottoressa ha parlato della Breast Unit istituita anche a Crema. Le Breast Unit, o centri di senologia multidisciplinari, sono una nuova opportunità di cura e assistenza, regolata da specifiche linee guida nazionali, che permettono alle donne di affrontare il tumore al seno con la sicurezza di essere seguite da un team di specialisti. Chirurgia, oncologia, radiologia, anatomia patologica: sono le discipline riunite con un fine comune. Il direttore sanitario ha ringraziato l’ospedale di Crema per aver abbracciato da subito l’idea iniziale fino alla sua costituzione grazie anche alla consulenza e all’esperienza del dottor Alberto Bottini.
Screening
Il medico ha sottolineato l’importanza dello screening tanto che ha ricordato potrebbero diminuire del 75% le patologie tumorali grazie a sondaggi mirati ai quali tutta la popolazione dovrebbe sottoporsi. “Meno malati, più possibilità di usare anche farmaci molto costosi e particolari per chi si ammala”. Ha dichiarato di avere trovato nell’Azienda ospedaliera cremasca una équipe già molto attiva e valida che va ora organizzata al meglio e sviluppata. Un dato certo è che dove esistono Breast Unit che lavorano molto sulla prevenzione la mortalità è diminuita. Percorsi integrati, diagnostici, preventivi e terapeutici sono gli elementi fondanti di un Breast Unit uniti a preparazione medica, tecnica, organizzativa e umana. Il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, sempre vicino all’Asst e collaborativo, era presente con il vicesindaco Angela Maria Beretta e l’assessore Paola Vailati. Il sindaco si è detto entusiasta del nuovo progetto per il presidio Breast anche in città che pone la donna al centro di un percorso articolato. “La malattia di una donna ha sempre un effetto domino che si riflette sul contesto familiare e sociale”. Ha ricordato quanto una struttura ospedaliera che offra servizi all’avanguardia uniti a interazione di parole e fatti con il territorio, professionalità e rapporto umano sia un obiettivo che si sta raggiungendo grazie all'impegno di tanti cittadini.
Ats Val Padana e Associazioni
Partecipe domenica a Con sguardo di donna anche la dottoressa Emanuela Anghinoni in rappresentanza dell’Ats della Val Padana, una rete che diffonde buone pratiche legate sempre alla prevenzione. Anche quest’anno, erano presenti nell’area di accesso al reparto di oncologia, le Associazioni che operano sul territorio a supporto di percorsi dolorosi e di rinascita: il Patronato Inca, i volontari della Lilt, dell’Associazione Donna sempre, Vie en rose, la Fondazione Rubino insieme a Vea che da anni offre alle donne presenti prodotti mirati per la cura del corpo.
Donazioni
Il dottor Maurizio Grassi ha concluso il momento di apertura della mattinata, presentando le poltrone per la chemioterapia da effettuare in regime ambulatoriale donate al reparto dall’Associazione Rubino. Ha inoltre ricordato il sostegno economico dell’Associazione Vie en rose che ha finanziato il corso di yoga per donne in terapia. Il suo ringraziamento finale è andato a tutti i collaboratori, al personale medico, infermieristico, amministrativo ed in particolare alla caposala Elena Zucchetti e alla dottoressa Susanna Piloni. Il prossimo appuntamento declinato al femminile sarà il prossimo 8 marzo con l’Open Day del Consultorio.