Crema. Io Abito, la prima casa per persone disabili sorge in viale santa Maria (foto © Anffas Crema)
La prima casa per persone disabili sta per diventare realtà. "Nel mese di dicembre 2017 abbiamo completato l'acquisto dell'immobile": con grande soddisfazione, la presidente di Anffas Crema Daniela Martinenghi racconta i prossimi step del progetto. "Io Abito è stato avviato in seguito all'approvazione della legge del Dopo di noi, che per tre anni contribuirà alla realizzazione dell'alloggio comunitario per disabili autosufficienti. Ora stiamo preparando il progetto, consentirà diristrutturarla come un appartamento. Ospiterà cinque persone. Potranno condurre una vita indipendente".
Costruita su misura
"È un progetto coraggioso, segna un punto di svolta per molte persone disabili" continua la presidente. Come un abito da indossare, il nuovo alloggio sarà costruito su misura in base ai bisogni dei suoi residenti. "Ovviamente non sarà adatto a tutti: la proposta sarà rivolta a chi vorrà e sarà in grado di scegliere come e dove vivere". Dall'avvio del progetto, Anffas Crema ha ricevuto 18 richieste d'inserimento: "la precedenza sarà data a chi ha estremo bisogno di accedere alla modalità abitativa prevista dalla legge 112/2016". I residenti di Io Abito saranno resi autonomi, ma mai lasciati soli: "gli operatori saranno sempre a disposizione, calibrando l'intervento in base alle persone".
Una palestra di vita
L'abitazione si trova a fianco della comunità alloggio Anffas, in viale Santa Maria. È composta da una camera singola per ogni persona, servizi e una cucina comune, con spazi sicuri e senza barriere architettoniche. Uno dei cinque posti disponibili sarà utilizzato come "palestra di vita" per testare l'inserimento di nuovi soggetti in un contesto abitativo condiviso. Nella struttura comunitaria sarà trasferito anche il laboratorio creativo della casa alloggio Anffas, aggiungendo altri tre letti.
Anticipare la sperimentazione
Io Abito ha ricevuto il sostegno di numerose iniziative solidali, tra cui le due sfilate benefiche organizzate in collaborazione con Made Factory, l'edizione 2017 di Polentanffas e il contributo di numerose associazioni cremasche, tra cui l'Abo Offanengo. La raccolta fondi per la ristrutturazione dell'alloggio continua, ma "nel frattempo ci piacerebbe trovare un appartamento per anticipare la sperimentazione di vita condivisa con i primi ospiti dell'appartamento. In questo modo verremmo incontro alle necessità più urgenti delle famiglie". Il primo test di vita condivisa potrebbe partire già nei prossimi mesi.