06-01-2015 ore 12:55 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. La comunità ortodossa si prepara al Natale: mercoledì 7 gennaio le celebrazioni ecclesiali, tra canti e letture sacre

 

Per la comunità ortodossa di Russia, Ucraina, Moldavia e Bielorussia, domani è Natale. Anche a Crema i fedeli si preparano a festeggiare la festività con il rito bizantino: una lunga liturgia ricca di canti e letture dei testi sacri, che si protrarrà dalla mezzanotte fino alle 4 del mattino.

 

La comunità ortodossa a Crema
Sono circa una settantina i cristiani ortodossi a Crema, per lo più donne provenienti dai paesi dell’ex blocco sovietico. Tutte le settimane, alla domenica, si ritrovano a pregare alla chiesa di Santa Maria Stella, dove domani sera verrà celebrato il Natale ortodosso. La comunità dei fedeli è sul territorio da più di 10 anni ed è guidata da padre Michele del patriarcato di Mosca.

 

Le celebrazioni
“Quella di oggi – spiega padre Michele – sarà la nostra occasione per chiedere salvezza e perdono. Festeggiamo il ricongiungimento di Dio con l’uomo, nella sua venuta sulla terra per la nostra salvezza. È una grande festa per tutta la comunità. Ci raccoglieremo i preghiera leggendo dei nostri santi e la storia dei nostri avi”.


Il rito bizantino
La particolarità delle celebrazioni sta nel modo con cui la funzione religiosa viene svolta. “Il nostro è un rito molto bello, che abbiamo conservato nel corso dei secoli: è una messa in cui cantiamo molto, perché quando un uomo canta il suo cuore si purifica. In questo modo possiamo davvero accogliere la festa, ricordando qualcosa che alle volte abbiamo paura di ricordare”.

 

Le difficoltà
Padre Michele si commuove pensando ai conflitti in corso ed all'angoscia causata dalla distanza dai familiari: “Quando arriva Natale tutti sentono il bisogno di tornare a casa, simbolo di sicurezza. Quando arriva Natale genitori, figli e i parenti si ritrovano tutti assieme. Quando arriva Natale e le famiglie sono divise la festa diventa un dolore. Molte persone sono arrivate in Italia con diversi problemi, con una situazione complicata. Le donne hanno lasciato i loro bambini, i loro piccoli a casa. Ci sono sere in cui non dormono, pensando a cosa fare per i loro figli, come poter crescere i loro bambini”.

 

La situazione del paese d’origine
Il sacerdote spiega con un filo di voce la difficoltà di trovare la forza per portare fino in fondo una scelta compiuta in nome del futuro dei propri figli. Tuttavia, non è così facile nemmeno tornare in patria: “alcuni hanno paura di tornare a casa perché ci sono ancora problemi pesanti”.

 

L’augurio
Padre Michele trascorre la settimana a Milano, dove la comunità ortodossa è numerosa e ha accolto anche molti italiani. Solo la domenica alle 10 apre la chiesetta di Santa Maria Stella di via Civerchi per celebrare la messa: “Siamo molto contenti dell’Italia e per l’accoglienza che ci hanno riservato gli italiani. Ci hanno accolti a braccia aperte. Non abbiamo avuto né abbiamo problemi con gli italiani; si vede, in questo modo di vivere, la radice cristiana del vostro popolo: in altri Paesi non si sta così bene. Auguriamo un felice Natale a tutti i fedeli cristiani, agli ortodossi e a tutti quelli che vivono qui”.

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