05-08-2024 ore 20:33 | Cronaca - Cremona
di Angelo Piccolo

Carcere di Cremona, dopo l'ennesimo suicidio si mobilitano gli avvocati della camera penale

A seguito del drammatico suicidio avvenuto nella casa circondariale di Cremona, la camera penale di Cremona e Crema ha chiesto al Dap, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, l’autorizzazione ad una visita all'istituto carcerario il prossimo 13 agosto. L’invito a partecipare è stato esteso ai parlamentari del territorio. Nel documento del direttivo della Camera penale Bocchi, si presenta la situazione: “È morto un altro detenuto, si è impiccato nella sua cella sabato sera intorno alle ore 19.15, nel carcere di Cremona, aveva 31 anni.
 Dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane sono stati accertati già 62 suicidi. Questo è stato l’ultimo evento che segue una lunga scia di morti in detenzione a livello nazionale da inizio anno. L'importanza del tema e la drammaticità della situazione, che coinvolge direttamente Cremona, riteniamo meriti la massima attenzione”. 

 

‘Un’emergenza senza soluzione’

“La grave situazione dei suicidi in carcere è stata denunciata ovunque, da tutti coloro che a vario titolo hanno contatti con questa tremenda realtà.
Resta tuttavia un’emergenza che non ha ancora trovato alcuna soluzione e non c’è più tempo”.
 L’Unione delle camere penali italiane ha dato voce a coloro che non possono parlare con una lunga maratona oratoria, organizzata dalle singole camere penali sui rispettivi territori, conclusasi con una manifestazione nazionale a Roma l’11 luglio scorso. “Lo denunciamo ancora, con il peso di un’altra vita in custodia allo Stato che è stata persa sabato sera.
Recentemente un detenuto ha espresso il suo pensiero: ‘Mi rendo purtroppo conto che la situazione è questa, molte persone non reggono e si arrendono a se stessi facendosi del male e dando fine alla loro vita, attaccandosi a una corda, pur avendo magari 20 anni o poco più: una vita distrutta prima di iniziare la possibilità di cambiare’. Quella possibilità che non è una concessione, ma uno dei principi fondativi della nostra società civile, scritto nella nostra Costituzione”.

 

Una situazione critica a Cremona

Il carcere di Cremona è arrivato ad avere una situazione tra le più critiche della Lombardia: con una capienza di 394 posti, ospita attualmente 557 detenuti. Il tasso di sovraffollamento è del 141 per cento. Il personale penitenziario è carente, sia per quanto riguarda gli agenti di polizia, sia per quanto riguarda il personale delle aree educative e sanitarie. Gli avvocati della camera penale si sono mobilitati per "promuovere e tutelare il rispetto della legge e dei diritti fondamentali dell’uomo. 
Perchè meno persone possibile oltrepassino le porte del carcere e affinché più persone possibile ne possano comunque uscire vive. Esortiamo nuovamente le forze politiche sia territoriali che nazionali a porsi concretamente il problema della drammatica situazione carceraria italiana e a trovare soluzioni, con interventi immediati che possano rendere il carcere un luogo in cui resta viva la parola futuro”. 

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