“A Crema, nella frazione di Ombriano, in quel tratto della via Chiesa che costeggia la roggia Alchina, da almeno tre anni è iniziato un processo di avvallamento del fondo stradale che interessa un tratto di circa 100 metri”. Come spiega il consigliere di minoranza Tino Arpini, Solo cose buone per Crema – che al riguardo ha presentato un'interrogazione da discutere in consiglio comunale - “ad un certo punto si sono aperte delle ampie crepe nell’asfalto” con una profondità di 10, 15 centimetri, “costituendo un pericoloso sbalzo”. Il tratto di strada è molto frequentato e nel giugno dello scorso anno una donna è caduta e si è ferita.
Posti auto sacrificati
“Solo dopo tale increscioso evento e per le pressanti richieste di alcuni consiglieri – prosegue Arpini - l’amministrazione ha provveduto al transennamento, spostando la carreggiata di percorrenza sulla zona di parcheggio, sacrificando quindi circa una decina di posti auto, particolarmente utili ed utilizzati, oltre che dai residenti, anche dai cittadini che frequentano le liturgie della domenica nella vicina chiesa parrocchiale; la sua indisponibilità costringe ora a parcheggi difficoltosi e abusivi sulle carreggiate attorno al sagrato”.
Il pericolo
“Attualmente la percorrenza automobilistica sulla parte di strada rimasta disponibile è commista al transito di pedoni e ciclisti, e continua a rappresentare un pericolo di altra natura e non meno grave, rispetto all’avvallamento transennato; il tratto di via Chiesa – sottolinea Arpini - ha un impianto di pubblica illuminazione risalente agli anni '60, di scarsissima efficacia e per ben due volte il sottoscritto ha notato e segnalato il totale black out, fortunatamente sollecitamente superati”.
Precarietà
“I cittadini ombrianesi hanno pazientato quasi un ulteriore anno in questa precarietà, a fronte della motivazione che, per intervenire, sarebbe stato necessario prosciugare la roggia e questo sarebbe stato possibile solo quando fosse arrivata la stagione autunnale, allorquando i fondi agricoli non abbisognano di essere irrigati; l’autunno è trascorso inutilmente, mentre si avvicina ormai una nuova stagione dove la necessità irrigua riprenderà e quindi procrastinerà automaticamente all’infinito l’intervento risolutivo di questa incresciosa situazione. I mormorii spazientiti dei passanti sono ormai incontrollati, così come il dibattito sui social ai quali intervengono spesso anche alcuni assessori e consiglieri, con motivazioni approssimative e solo ufficiose”.
Le richieste
All'amministrazione comunale Tino Arpini chiede di “superare al più presto l’increscioso e grave inconveniente che in questi anni non ha avuto la meritata attenzione, lasciando l’intera area in uno stato di perdurante pericolosa precarietà; di ripristinare la sicurezza sull’importante e centrale strada del quartiere; di rendere fruibile l’area di parcheggio e liberare, finalmente, la via dagli ingombranti transennamenti, prima che arrugginiscano sul posto”.