04-12-2019 ore 13:30 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Studentessa sospesa, il sindaco esprime ‘vicinanza’ e chiede chiarimenti

Dopo la lettera ufficiale al Provveditore con la quale il consigliere regionale Matteo Piloni chiedeva un intervento chiarificatore (qui il dettaglio), è il sindaco di Crema ad intervenire sulla delicata vicenda. In un post su Facebook, Stefania Bonaldi sostiene ci siano “circostanze in cui desidero essere una semplice madre per potere esprimere il pensiero di genitore su vicende che, appunto, interpellano la mia coscienza di cittadina e di educatrice”.

 

I due giorni di sospensione

Lo scorso 25 novembre, durante la giornata dedicata a sensibilizzare la cittadinanza contro la violenza sulle donne, “anche i ragazzi e le ragazze delle nostre scuole hanno voluto associarsi a questa meravigliosa azione corale”. Se “in alcuni istituti superiori sono state organizzate splendide e significative mobilitazioni, in uno di essi non è stato consentito che gli studenti si associassero. Le coscienze dei ragazzi si sono sollevate, una di loro si è sentita di consegnare la propria rabbia ai social network, peraltro senza citare la scuola né fare nomi e cognomi, un gesto che le è costato due giorni di sospensione dalle lezioni. Con un provvedimento collegiale che, mi auguro, almeno non sia stato unanime”.

 

Vicinanza
“Sento un disagio profondo che tocca tutta me stessa, spingendomi, istintivamente, a offrire la mia vicinanza, di madre e di cittadina, a questa giovane cremasca e alla sua famiglia, che evidentemente valuteranno i passi formali che a loro competono, ma anche il sindaco parlerà, nelle sedi opportune, chiedendosi qual è l’infrazione in cui è incappata una studentessa che aveva chiesto vanamente di potere esprimere la propria vicinanza alle donne che ogni giorno subiscono violenza, morale, materiale, fino al prezzo più grande, la vita stessa”.

 

Condannare la prepotenza
“Chiederà, il sindaco, cosa dobbiamo attenderci quando chi condanna la prepotenza degli uomini e cerca di ribellarsi, con l’audacia della gioventù e fede nella democrazia, viene fermato e poi punito. Chiederà che tipo di pedagogia c’è dietro a tutto questo, e qualcuno glielo dovrà spiegare, perché anche sforzandosi, non riesce a vederla. Chiederà, infine, che tipo di società stiamo costruendo, se i violenti possono prendere liberamente campo, e ogni tre giorni si consuma un femminicidio, mentre a chi prende posizione in favore delle vittime viene negato il diritto di denunciare e di manifestare pacificamente”.

 

Energia morale”
“Ai nostri ragazzi e ragazze, ai nostri giovani concittadini, chiedo di osare, fidando nella forza della ragione e degli ideali, ma anche di rispettare le regole che ci siamo dati per vivere insieme. Lascino che siano gli altri a prendere strade diverse, consapevoli che fuori da tutto questo non può esistere che arbitrio e involuzione. Non siano mai i giovani a macchiarsi di queste infrazioni – conclude il sindaco - rimangano maestri e più adulti degli adulti, perché è da loro che ci attendiamo l’energia morale per proseguire il lavoro dei Padri e delle Madri costituenti”.

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