04-10-2024 ore 14:50 | Cronaca - Romanengo
di Riccardo Cremonesi

Furto in abitazione, due uomini arrestati dai carabinieri, mentre il terzo è riuscito a fuggire

Due uomini 25 e 33 anni, senza fissa dimora e pregiudicati sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Romanentgo. “Un terzo complice – spiega il tenente colonnello Girardi - è riuscito a darsi alla fuga”. Il pomeriggio del primo ottobre, verso le 14, i carabinieri di Camisano sono intervenuti a casa di un’anziana donna di Romanengo per un furto: “Poco prima la donna aveva sentito suonare il campanello di casa e due sconosciuti si sono presentati come tecnici della società che eroga l’energia elettrica e di dover controllare il contatore della luce”.

 

I finti tecnici

“La donna ha aperto la porta per parlare con loro, ma i due si sono infilati in casa. Uno è subito andato in camera da letto, mentre l’altro ha distratto la donna chiedendo di rispondere ad una serie di domande. Quando si sono allontanati di corsa, la donna ha sentito un forte odore di bruciato: si è recata in camera da letto e ha scoperto che era stata tagliato lo sportellino della cassaforte con un flessibile ed erano state rubate collane e anelli in oro del valore di alcune migliaia di euro”.

 

L’inseguimento

“La donna ha fornito ai militari una precisa descrizione di uno dei due. La pattuglia di Romanengo poco dopo ha incrociato un’auto sospetta in via Ferrè, ad Offanengo, con tre persone a bordo. I militari hanno intimato l’alt, il conducente ha finto di fermarsi sulla destra, ma subito dopo è ripartito a forte velocità, dando vita a un pericoloso e prolungato inseguimento nel centro abitato di Offanengo, dove i fuggitivi hanno effettuato sorpassi azzardati e hanno rischiato di investire dei pedoni che attraversavano le strade”.

 

Nel bagagliaio

“La pattuglia ha seguito l’auto senza perderla di vista e ha chiesto il supporto di altri equipaggi. Poi l’auto in fuga ha imboccato una strada chiusa e il conducente è stato costretto a fermarsi. Uno dei tre è riuscito a scappare nei campi mentre gli altri due sono stati bloccati. Nel bagagliaio sono stati trovati un flessibile, guanti da lavoro, cappellini con visiera, occhiali, forbici, martelli, pinze, cacciaviti, chiavi inglesi e un’asta di ferro utilizzabile come piede di porco. La refurtiva non è stata recuperata”.

 

In carcere

I due sono stati accompagnati in caserma a Romanengo. L’auto, una Ford Kuga, è stata sequestrata: come appurato dai militari è intestata a una donna anziana residente in un’altra provincia ed estranea alla vicenda, mentre i due sono stati arrestati e accompagnati in carcere a Cremona. Stamattina il fermo e l’arresto sono stati convalidati. Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

 

Chiamare il 112

Il tenente colonnello Girardi ricorda che “bisogna sempre diffidare delle apparenze, ovvero di chi si presenta senza preavviso presso le abitazioni spacciandosi come tecnico delle compagnie fornitrici dei servizi di acqua, luce e gas. In questi casi è necessario ricordare di non aprire mai la porta agli sconosciuti; contattare la compagnia di fornitura, tenuto conto che nessun ente o società manda i propri dipendenti in visita a domicilio senza avere annunciato il loro arrivo con un avviso, comunque comunicato molto tempo prima; non farsi distrarre e non perdere la calma e chiamare immediatamente il 112 se gli sconosciuti sono riusciti ad entrare in casa”.

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