"Essere pronti quando si viene chiamati per altri servizi": esordisce così monsignor Oscar Cantoni. Davanti a lui in episcopio, una sala gremita, riunita per l'annuncio ufficiale del suo trasferimento a Como, secondo quanto comunicato dal Santo Padre, tramite il Nunzio Apostolico, Adriano Bernardini. Il vescovo Oscar ha subito precisato che "ora, attraverso le preghiere, è necessaria un maggior coinvolgimento della comunità tutta, in attesa dell’arrivo del nuovo pastore". Nella giornata in cui si festeggia san Francesco d’Assisi patrono d’Italia, il vescovo Oscar risponde alla nomina vaticana senza esitazioni: “Eccomi, ma si tratta di un eccomi un po’ costoso”. Il riferimento è al nuovo incarico e alle difficoltà che incontrerà in una terra di confine e porta d’accesso per l’Europa; cita la croce e invoca l’aiuto del Signore nel portarla. Dopo undici anni a Crema per monsignor Cantoni, era nell’aria un cambiamento, tanto che negli ultimi tempi ad ogni diocesi vacante in Lombardia, spesso si accostava il suo nome nella terna dei probabili nominati. “Ciò che non si rigenera, degenera” ha affermato sostenendo la necessità di un ricambio, perché “tutti noi diventiamo con il tempo, ripetitivi”. Il messaggio del vescovo, che ieri sera si era soffermato in un momento di riflessione con i giovani del gruppo “i 10 comandamenti, dieci parole per costruire il futuro”, sarà affidato al periodico diocesano e rivolto a tutta la comunità: credenti e non credenti. La commozione solca il volto del pastore, quando si rivolge al suo gregge, nella fattispecie, sacerdoti e collaboratori presenti presso la sede dell’episcopato in piazza Duomo: “Voi, buoni pastori e amici – ha concluso Oscar Cantoni – non dimenticatemi, venite a trovarmi a Como e portate i tortelli”. Quanto al futuro, non c’è al momento indicazione su data, tempi e tantomeno nome del successore che guiderà la comunità cristiana di Crema. Tuttavia è chiaro monsignor Cantoni, quando definisce utopiche le ipotesi di confluenza della diocesi di Crema in quella di Lodi o in quella di Cremona. La Conferenza Episcopale lombarda finora non ha assunto decisioni al riguardo.
Amministrazione diocesana
La parola è passata poi a don Alessandro Vagni (nella foto), cancelliere della diocesi per un breve excursus sulla parte relativa agli adempimenti di natura giuridica. Monsignor Cantoni da vescovo di Crema diventa amministratore diocesano fino al giorno in cui non prende possesso della nuova diocesi in riva al lago. Decadono vicario generale, deleghe vescovili e i consigli diocesani, mentre restano in carica il collegio dei consultori e gli incarichi a don Maurizio Vailati, don Gabriele Frassi e don Giuseppe Pagliari. Nel caso in cui non ci fosse ancora un nuovo vescovo in città, dal giorno dell’insediamento a Como di monsignor Cantoni, il collegio dei consultori diventerebbe amministratore della diocesi cremasca fino all’arrivo del nuovo vescovo.