04-09-2013 ore 10:24 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema, clamorosa protesta di Cesare Forte. L'uomo si è incatenato al cancello del tribunale per opporsi alla chiusura del presidio giudiziario

Clamorosa protesta di Cesare Forte contro la chiusura del presidio giudiziario e l'accorpamento con Cremona. Stamattina alle 8.15 l'esponente politico del Movimento Insieme di Soncino si è presentato all'ingresso del tribunale e con catene e lucchetti si è incatenato tra il cancello e lo striscione che da mesi campeggia sulla recinzione, con la scritta Salviamo il tribunale patrimonio della città. Uniti si può fare.

La manifestazione del dissenso
Sul posto sono immediatamente arrivati, oltre ai cronisti, gli operatori della Digos del commissariato di Crema. "Più di un mese fa se le cose non fossero cambiate - ha spiegato Cesare Forte - ho deciso che mi sarei incatenato. All'epoca parlai con l'avvocato Aiello per chiedergli se fosse necessario organizzare una manifestazione per salvare il tribunale ma mi spiegò che ormai era troppo tardi e che le decisioni erano già state prese".

Senza limiti temporali
"A quel punto - ha aggiunto - gli ho comunicato l'intenzione di dar vita ad una protesta clamorosa e nonostante il suo parere contrario, ora sono qua per attirare l'attenzione di tutti sull'importanza della difesa di un'istituzione fondamentale per il nostro territorio". Al momento Forte non ha posto limiti temporali alla propria iniziativa. Mesi fa aveva affiancato Franco Bordo nel presidio contro la decisione di togliere l'acqua ai degenti dell'ospedale di Crema.
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