Nel pomeriggio odierno è stato inaugurato il nuovo spazio polifunzionale Damatrà della Comunità sociale cremasca. L’ex asilo nido di via Dante a Crema ospita una struttura attrezzata per accogliere i ragazzi, gli adulti di riferimento, gli operatori socio sanitari e i volontari che interagiscono, coprogettano e collaborano alle attività di empowerment e sostegno mirate al superamento di una fase critica di vita. Un luogo fisico di sintesi e connessione, a livello distrettuale, fra i gruppi, i servizi e le diverse proposte della rete territoriale. “Questo spazio, fin dalla sua creazione, ha sempre avuto una vocazione verso l’assistenza giovanile. Continuiamo a lavorare insieme in questa direzione perché questi sono i risultati che arrivano”, ha dichiarato il sindaco Fabio Bergamaschi.
Tutelare le famiglie con minori
“Damatrà nasce da due progetti", ha spiegato Davide Vighi, direttore di Csc: "il primo, Astolfo non più sulla luna, finanziato dalla fondazione Cariplo con ente capofila la Cooperativa Igea; il secondo, Intorno al centro, dell'Ats Val Padana, di cui l'ente capofila è il comune di Crema. Possiamo quindi agire su famiglie e minori in una duplice dimensione di welfare: riparativo e comunitario. In questo spazio si vanno ad integrare anche le attività del progetto Giocati il tuo spazio. L’obiettivo di fondo è quello di provare a creare un nuovo modello di presa in carico per questo target di utenza”. Luisa Scartabellati, presidente della Cooperativa Igea, ha sottolineato che il progetto Astolfo “nasce per la cura del benessere psicologico nella fascia d’età tra gli 11 e i 17 anni. Nella progettualità trattiamo due approcci: la formazione del mondo adulto e l’attenzione ai minori”.
Il tema della salute mentale
“Lo spazio sarà a disposizione delle associazioni e dei comuni soci della Comunità sociale cremasca", ha sottolineato Chiara Tomasetti, presidente di Csc: "un progetto importante sentito dalla politica. Puntare sulla prevenzione è importante per la vita futura dei minori che vivo situazioni di difficoltà. La salute mentale è una tematica molto sentita”. Monica Cappelli, coordinatrice del servizio tutela minori, ha rimarcato l’importanza di dedicarsi a questa specifica fascia d’età che è la “maggiormente rappresentata in tutela”.