È tradizione celebrare, nella solennità dei defunti, la Messa di suffragio al cimitero maggiore di Crema. Sabato 2 novembre, il vescovo Daniele Gianotti ha officiato l’eucarestia davanti a una rappresentanza delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle autorità locali. Il vescovo, prima di commentare le letture, ha ricordato il sacrificio di quanti si sono immolati per la patria, nella speranza di costruire un futuro di democrazia. Ha sottolineato l’importanza “del servizio del bene comune”, operando per gli ideali di “giustizia, pace, libertà e uguaglianza”, proseguendo nel solco di chi ci ha preceduto, perché non sia vano il loro insegnamento e il loro messaggio.
Fragilità democratiche
Il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi ha incentrato il suo intervento su pace e libertà “elementi imprescindibili per una pace autentica, nonché di ogni altra condizione idonea a garantire un autentico benessere dei popoli”. Con un chiaro riferimento alla situazione attuale in medioriente, così come in Ucraina ha dichiarato: “Le guerre che si combattono oggi nel mondo, non sono tragedie lontane. Ci interrogano sulla fragilità delle conquiste democratiche e sui valori che dovrebbero unirci come comunità nazionale ed internazionale. Di fronte a questa recrudescenza della violenza occorre una risposta collettiva che abbia la forza di costruire un futuro di pace e di stabilità”.
Futuro di pace
Con un chiaro riferimento alla situazione attuale in medioriente, così come in Ucraina ha dichiarato: “Le guerre che si combattono oggi nel mondo, non sono tragedie lontane. Ci interrogano sulla fragilità delle conquiste democratiche e sui valori che dovrebbero unirci come comunità nazionale ed internazionale. Di fronte a questa recrudescenza della violenza occorre una risposta collettiva che abbia la forza di costruire un futuro di pace e di stabilità”.
‘Valori della democrazia’
“Come comunità di cittadini, come istituzioni pubbliche, abbiamo il compito di costruire un futuro in cui le risorse vengono investite nello sviluppo umano, nella formazione delle nuove generazioni, nella protezione dell'ambiente, nella sicurezza sociale. È in momenti come questo che il ricordo si fa impegno e diventa missione politica, che si impone ai rappresentanti di governo e agli amministratori pubblici, ma che deve coinvolgere ogni cittadino. La libertà e la pace, valori costitutivi della nostra democrazia, richiedono infatti vigilanza e un costante esercizio di partecipazione e responsabilità”.