02-02-2024 ore 08:04 | Cronaca - Dall'italia
di Giulia Tosoni

Agcom e Gdf: scoperto smercio illegale di sms. Sanzione pari a 280.000 euro per due società

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) con il supporto del nucleo speciale dei beni e servizi della Guardia di finanza, ha eseguito accertamenti su due società nel settore dei servizi di comunicazione elettronica. È stato scoperto uno smercio illegale di milioni di sms. L’Agcom a seguito di numerose segnalazioni da parte di diversi operatori telefonici, ha richiesto la collaborazione delle Fiamme Gialle in merito alla presenza online di una serie di applicazioni mobili illecite (app scaricabili su smartphone da siti o market non ufficiali), il cui funzionamento non era in linea con la normativa del codice delle comunicazioni elettroniche. 

 

Il sistema fraudolento

Gli utenti che aderivano alla promozione tramite le funzionalità delle app cedevano, dietro piccoli compensi, i messaggi sms inutilizzati rispetto al quantitativo complessivamente contenuto nei pacchetti di offerte sottoscritte con i rispettivi operatori di telefonia mobile. Gli stessi sms, successivamente ributtati sul mercato mondiale, venivano venduti a società operanti nel settore delle comunicazioni elettroniche (quali aggregatori/reseller e/o fornitori di messaggistica aziendale), per essere riutilizzati nei servizi di messaggistica pubblicitaria o di marketing di tipo Otp (password usa e getta), A2p (da applicazione a persona) o similari. 

 

Le società coinvolte

Nel corso dei controlli è emerso che una prima società di capitali brianzola, operante nel settore della consulenza tecnologica ed informatica, agisse come "operatore di comunicazione" senza averne titolo, mentre una seconda società di capitali, con sede nel modenese, operante nella fornitura di servizi di comunicazione elettronica, gestiva le applicazioni illecite. Dalla lettura della documentazione contabile delle due società, è stato determinato che con tali modalità illecite, nel triennio 2020-2022, sono stati gestiti 768 milioni di sms (in ambito Ue e extra Ue), 203 milioni dei quali interessanti il territorio nazionale. 

 

Sanzione da 280.000 euro

In esito agli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza, l’Agcm ha avviato un procedimento sanzionatorio che si è concluso con l’imposizione, nei confronti delle società coinvolte, di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 280.000 euro per la mancata corretta identificazione della linea chiamante. Le app inviavano i messaggi dal terminale del cliente che aveva ceduto i propri sms non utilizzati, pertanto il numero del cliente appariva come il mittente, con il rischio di poter essere chiamato o sfruttato per attività fraudolente o comunque contrarie alla legge. 

 

Le misure adottate

Per contrastare il fenomeno l’Autorità, nell’ambito delle attività del comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche, ha adottato un piano di interventi che prevede l’esecuzione di controlli mirati ed il blocco delle applicazioni individuate in base alle attività di vigilanza svolte. Tale piano impegna gli operatori a monitorare gli effetti delle misure adottate e ad informare tutti gli utenti sulla natura illecita di tali pratiche nonché sui rischi connessi all’adesione a tali iniziative, come il blocco della sim da parte del gestore per utilizzo anonimo. 

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