01-11-2019 ore 20:30 | Cronaca - Capergnanica
di Nina Andreoli

Capergnanica. Nuovo polo dell’infanzia, continuità educativa fino a 14 anni

Chi ha detto che un piccolo paese di provincia, con un sindaco molto giovane, non possa realizzare una ‘grande opera’? Alex Severgnini, primo cittadino di Capergnanica, ci spiega come sarà il nuovo polo dell’infanzia. Un progetto di valenza nazionale. “La struttura sarà a consumo energetico quasi pari allo zero e innovativa dal punto di vista degli spazi didattici e delle dotazioni tecnologiche offerte in sede di gara”. I lavori sono già iniziati, l'obiettivo è la conclusione tra settembre e ottobre del 2020.

 

Nuovo sistema integrato

“Avrà pareti mobili per la scuola dell’infanzia e arredi facilmente movibili per il nido. Sarà possibile comporre gli spazi secondo le necessità. Potremo così creare momenti di compresenza tra nido e infanzia, sperimentando un nuovo sistema integrato di educazione 0-6 anni. All’esterno un grande verde coltivo e piantumato con la formazione di un anfiteatro ricavato a gradoni per particolari attività didattiche. Nel giardino aree gioco attrezzate, un’aula all’aperto, orti didattici e due pareti di verde verticale con diverse essenze per interventi didattici all’aria aperta ed esperienziali. La struttura sarà dotata di tutte gli strumenti tecnologici, quali monitor touch, notebook e kit per il coding propedeutici all’utilizzo cosciente del computer e volti a favorire e incentivare il pensiero divergente e la logica computazionale nei piccoli nativi digitali. Queste dotazioni inoltre permetteranno di ampliare informazioni, immagini e musiche che affiancheranno la didattica tradizionale comunque sempre presente”.

 

Risorse regionali

Il Comune intende “far diventare il nuovo polo dell’infanzia un'avanguardia a livello regionale e nazionale. La gestione del nido sarà affidata all'Istituto comprensivo Crema due, verranno utilizzate risorse regionali e della prossima legge di bilancio per la formazione degli educatori e per l'abbattimento delle rette del nido. Per avviare l'operazione ci siamo confrontati con il dirigente Pietro Bacecchi, il personale dell'Infanzia Martina Raimondi e Valentina Robati, l’Ufficio scolastico territoriale di Cremona, il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti e la vicesindaco Benedetta Simon, che già hanno avviato in Emilia Romagna un’esperienza simile. In programma anche l'incontro con l'Ufficio scolastico e il viceministro Anna Ascani per un confronto sul progetto da avviarsi durante il 2020/2021”.

 

Continuità didattica

“I bambini saranno accompagnati nel loro percorso educativo dalla nascita fino ai 14 anni garantendo la continuità didattica, un maggior coordinamento tra il personale dei vari gradi di istruzione, un percorso formativo costante, viaggi studio agli educatori e gratuità della struttura alle famiglie residenti. Sfruttando le caratteristiche progettuali e le dotazioni strumentali dell’edificio, vogliano creare una soluzione di continuità dalla nascita fino alla fine della secondaria di primo grado attraverso un confronto continuo tra il team docente sulla condivisione di spazi, metodologie e impostazioni pedagogiche. Il tutto per rendere meno problematico al bambino il passaggio da un grado di istruzione ad un altro, favorendo un miglior adattamento alla scuola e favorendo un clima di serenità e di inclusione. A tal proposito, questa continuità di spazi, persone e ideologie sarà un punto di forza per gli alunni in difficoltà, pensiamo anche solo per un bambino con spettro autistico quanto possa essere difficoltoso questo passaggio”.

 

I professionisti

I professionisti che hanno redatto il progetto sono l’architetto Massimiliano Aschedamini per la parte architettonica e l’ingegnere Fulvio Marazzi per la parte impiantistica. L’impresa edile che si è aggiudicata i lavori è la De Carli Andrea. In sede di gara, condotta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (ribasso e fornitura di migliorie) l’azienda si è aggiudicata l’appalto offrendo come criteri migliorativi la piantumazione esterna, arredo interno ed esterno, dotazioni tecnologiche e didattiche, videosorveglianza, sistema di raffrescamento estivo, attrezzature tecnologiche per anfiteatro esterno, due pareti di verde verticale (realizzate da Peverelli, azienda che ha realizzato il bosco verticale a Milano).

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