01-07-2014 ore 10:38 | Cronaca - Crema
di Angelo Tagliani

Crema, caso Inzoli. Avviate indagini nell’Ente Tutela minori nel Cremasco. Il sindaco: "pretendo siano scongiurate omissioni"

"Abbiamo appreso con sgomento dalla stampa, locale e nazionale, che vi ha dato risalto, notizie in merito ad “abusi su minori” accertati dalla autorità ecclesiastica in capo al sacerdote Mauro Inzoli, fondatore e per diversi anni presidente della Associazione Fraternità, che è stata ed è affidataria di numerosi minori soggetti a tutela, da parte dell’Azienda Comunità Sociale Cremasca".

 

L'avvio delle indagini

"Da ciò – aggiunge Stefania Bonaldi - scaturisce l’obbligo giuridico, prima che il dovere morale, di assumere senza indugio una posizione di tutela verso i soggetti più esposti, i minori, invocando ogni tipo di verifica in merito. Il Comune di Crema si è quindi premurato formalmente di avviare indagini, chiedendo la attivazione dell’Ente che gestisce la Tutela minori per i comuni del territorio, appunto Comunità Sociale Cremasca".

 

Le gravissime imputazioni

"Ad oggi – spiega il sindaco - fra le misure restrittive imposte al sacerdote sussistono il divieto di “accompagnamento spirituale nei confronti dei minori o altre attività pastorali, ricreative o culturali che li coinvolgano” e ancora, egli “non potrà assumere ruoli di responsabilità e operare in enti a scopo educativo”. Stanti le gravissime imputazioni dichiarate dall’autorità ecclesiastica in capo all’ex presidente della Associazione Fraternità, attestate anche dalle misure di cautela adottate per il futuro, è doveroso da parte nostra agire con determinazione, per fugare ogni dubbio rispetto a quanto avvenuto in passato ed allontanare anche solo il sospetto di eventuali reati commessi nei confronti dei minori affidati".

 

L'assistenza necessaria

"Valuteremo nei prossimi giorni se il procedimento intrapreso sia adeguato e sufficiente o se siano necessarie altre iniziative per ogni più ampia tutela, nell’interesse e a partire dai minori presi in carico. È bene precisare che questo Comune non è interessato ad azioni che includano posizioni di accanimento verso chicchessia, ma persegue l’esclusivo interesse di eventuali minori coinvolti i quali, stante l’assenza di denunce penali da parte degli adulti interessati, potrebbero essere stati privati dell’assistenza necessaria al superamento dei traumi patiti".

 

Omissioni e accertamenti

"Come sindaco e come madre pretendo siano scongiurate omissioni lesive degli interessi di bambini e ragazzi, e che sia accuratamente valutata la reale dimensione del fenomeno, di cui poco sappiamo" conclude il sindaco di Crema Stefania Bonaldi.

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