Violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ventenne residente nel Cremasco. Con questa accusa gli agenti del reparto anticrimine del commissariato hanno arrestato un cremasco di 36 anni e due marocchini, uno di 49 anni con precedenti penali di tutto rilievo e l'altro di 53, entrambi senza fissa dimora. I particolari della vicenda sono stati illustrati stamattina alle 12.30 durante una conferenza stampa in Questura a Cremona, alla presenza del questore Gaetano Bonaccorso, del vice questore Daniel Segre e del pubblico ministero Lisa Saccaro.
La violenza
Il fatto risale al pomeriggio di mercoledì scorso. La giovane è stata avvicinata dall'amico trentaseienne che, con una scusa, l'ha fatta salire in macchina e l'ha portata nei capannoni abbandonati dell'ex Everest, nel quartiere di santa Maria a Crema. Una volta all'interno si sono presentati i due marocchini – amici del trentaseienne, rapporto su cui stanno indagando gli agenti - cosa che ha destato preoccupazione da parte della giovane. Su quello che poi è accaduto vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti: di certo i tre uomini hanno fatto assumere alcolici alla vittima prima di abusarne.
La denuncia
Giovedì mattina la ragazza, accompagnata dai genitori, si è recata al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Crema per farsi medicare. I sanitari hanno fornito le prime cure e riscontrato tracce inequivocabili di quanto accaduto, comunicando successivamente il referto agli agenti di polizia. Immediatamente gli inquirenti hanno avviato le indagini che, grazie alla testimonianza della ragazza e al riscontro di una serie elementi a supporto da quanto dichiarato dalla stessa, hanno permesso in breve tempo di identificare i tre responsabili.
L'arresto ed il trasferimento in carcere
Sabato pomeriggio i tre uomini sono stati fermati ed accompagnati in commissariato. Dopo gli accertamenti del caso sono stati arrestati e trasferiti in serata presso il carcere di Cremona. Ieri pomeriggio il gip Letizia Platè ha convalidato gli arresti, confermando la custodia cautelare in carcere.