Piscina che passione! La struttura di via Indipendenza continua a far discutere. Dopo le lamentele raccolte e diffuse dal consigliere comunale di minoranza Antonio Agazzi – qui il dettaglio – ospitiamo la replica della Sport management, che ha in gestione l’impianto di proprietà del Comune di Crema (qui il dettaglio). Andiamo per gradi: “I bagni sono rimasti transennati e inagibili per mesi: si è poi scoperto che vi erano ben 4 piastrelle da sostituire e tale lavoro pare abbia richiesto mesi”. Per il gestore “Le piastrelle non erano 4 ma bensì 2 metri quadrati di piastrelle che sono state puntualmente sostituite da ditta specializzata. Vorrei rammentare che, non trattandosi di forniture casalinghe ma di materiali e prodotti industriali, 3 o 4 giorni lavorativi sono indispensabili”.
Docce in quantità
"Veniamo alle docce, sia femminili che maschili: almeno per metà non funzionano. Per vederle riparate servirà che anch’esse divengano a pagamento?” chiedeva il capogruppo di Forza Italia. Per la Sport Management “attualmente le docce non funzionanti sono 9 (tra lo spogliatoio maschile e quello femminile). La ditta idraulica ha già fatto un sopralluogo per verificare lo stato di fatto e le docce verranno ripristinate nel mese di gennaio 2019. Facciamo presente che complessivamente sono disponibili 36 docce nello spogliatoio femminile e 29 nello spogliatoio maschile. In totale dunque sono presenti 65 docce e nonostante le 9 non funzionanti con questo numero a disposizione dei clienti non abbiamo mai avuto lamentele per mancanza di docce”.
L’usura delle cerniere
Secondo quanto riportato da Antonio Agazzi raccogliendo le lamentele degli utenti “le porte di accesso ai bagni/docce, sempre femminili, sono pericolanti, nel senso che le porte sono uscite dai cardini: due battenti sono stati, quindi, tolti da settimane ma il rimpiazzo è ancora di là da venire”. Al contrario secondo i gestori “Le porte sono state appositamente rimosse in misura preventiva a causa dell'usura delle cerniere che, dato il peso del laminato (circa 45 chilogrammi ad anta), avrebbero potuto arrecare danno all’utenza”.
Il controllo del Comune
Per concludere, stando alle proteste raccolte dall’esponente di centrodestra, è scadente “il trattamento riservato agli abbonati da quando ha preso avvio la nuova gestione. La partecipata comunale gestiva molto meglio rispetto a Sport management e il Comune di Crema dovrebbe vigilare sulla gestione in atto, anziché lavarsene le mani, se non altro per tutelare i cittadini-utenti di un impianto che resta di proprietà del Comune di Crema medesimo”. Al riguardo, gli attuali gestori assicurano che “il Comune di Crema è sempre puntuale e accorto nei confronti della gestione e il contatto tra Comune e gestore è continuativo. Anche nei primi giorni di gennaio è stato già fissato un incontro tra le parti”.
I moduli dei reclami
“Per quel che concerne le lamentele degli utenti – conclude Sport management - ricordiamo che, all’interno del centro, a disposizione degli utenti è presente una colonnina con moduli di reclami e soddisfazione dei clienti che vengono puntualmente visionati”.