30-10-2017 ore 13:15 | Sport - Calcio
di Tiziano Guerini

A Caravaggio fa tutto il Crema. Gol su rigore e autorete. Mercoledì contro il Lumezzane

Stavolta sembrava fatta. Il Crema sembrava avesse definitivamente scacciato critiche e fantasmi: “gioca bene ma non vince”. In vantaggio sul Caravaggio grazie ad un rigore ben battuto da Erpen fino al 35° minuto della ripresa, ha dovuto poi accettare il pareggio per uno sfortunato autogol di Davini. Un pareggio scialbo, a questo punto, per un Crema che invece è affamato di punti vista una classifica non brillantissima.

 

La partita in mano al Crema

Il calcio di rigore a favore del Crema giunge al 13° minuto per un fallo di mano di Ghidini: Erpen calcia bene e supera il portiere. La reazione del Caravaggio non è irresistibile e il suo possesso palla non procura troppi pericoli ai nerobianchi. Da notare al 35° l'ammonizione a Erpen per perdita di tempo. Nella ripresa senza che il Caravaggio faccia meraviglie - nonostante le progressive totali 5 sostituzioni - il Crema si rende molto passivo e specula un poco sul minimo vantaggio. Finché al 35° giunge, su tentativo di anticipo di un avversario, la sfortunata autorete di Davini . La colpa del Crema è quella di essersi fatto comprimere negli ultimi dieci minuti: un vizio ricorrente forse per mancanza di sufficiente autostima.

 

Concesso troppo possesso palla

L’allenatore dei nerobianchi non è entusiasta della partita e ancor meno del risultato che comunque considera giusto. “Una partita giocata più in modo fisico che tecnico. Abbiamo concesso poco agli avversari – commenta Sergio Porrini - come dimostra il pareggio ottenuto su nostra sfortunata autorete; nel secondo tempo però abbiamo concesso troppo possesso palla agli avversari. Non si è trattato di un grande calcio ma comunque potevamo vincere. Certo il morale della squadra non è altissimo: oggi i tre punti, alla nostra portata, sarebbero stati importanti. Cercheremo di recuperare subito mercoledì al Voltini contro il Lumezzane”

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