Riqualificare serre florovivaistiche con la conversione a colture microalgali ad alto valore aggiunto. Questo, in estrema sintesi, il progetto Microflower, coordinato dall’istituto sperimentale italiano Lazzaro Spallanzani di Rivolta d’Adda. Giovedì 22 giugno si è svolto il convegno conclusivo con l’analisi dell’attività svolta. Come spiegato dal presidente Ettore Prandini, “in Lombardia la floricoltura è una realtà produttiva importante. Negli ultimi decenni Coldiretti Bergamo, Asso floro Lombardia e gli imprenditori hanno confermato un trend di progressiva riduzione della produzione con una grave sofferenza economica e l’abbandono del 15% delle strutture. Abbiamo proposto alle aziende floristiche una strategia di integrazione e conversione della produzione”.
Il progetto
Come spiegato dagli organizzatori, “Microflower è stato finanziato per 296.000 euro da fondazione Cariplo nel 2015 con il bando sulle biotecnologie industriali ed ha avuto una durata di 2 anni. Il progetto prevede l’utilizzo delle microalghe quale nuova biotecnologia per il rilancio delle strutture florovivaistiche attraverso la produzione di materie prime ecocompatibili finalizzate all’estrazione di fitocomposti e molecole di pregio da introdurre nella filiera nutraceutica, farmaceutica e cosmetica. Settori estremamente importanti dal punto di vista economico e sociale”. Come spiegato da Marina Montedoro, direttrice dello Spallanzani, “sono stati coinvolti, quali partner, l’università degli Studi di Pavia e l’azienda agricola P680 di Brembate, che ha permesso di portare sul campo ciò che veniva sperimentato in laboratorio. Hanno partecipato il liceo Isis Natta di Bergamo e il don Milani di Romano di Lombardia. Nell’ambito di progetti di alternanza scuola e lavoro hanno contribuito alla creazione di prototipi cosmetici a base di spirulina. La responsabile scientifica è Katia Parati”.
Polo delle microalghe
Da settembre 2016 il progetto Il polo delle microalghe, ricerca finanziata da fondazione Cariplo e Regione Lombardia, coordinata dall’istituto Spallanzani, ha lo scopo di realizzare un centro di sperimentazione, lo sviluppo di tecnologie innovative e progetti imprenditoriali finalizzati alla mitigazione dell’impatto dei reflui di origine zootecnica e sottoprodotti agro alimentare mediante l’impiego delle microalghe e la loro valorizzazione in tutti i settori interessati da questa biotecnologia, compresi quello agricolo ed energetico.