Il blitz del Veneto fronte skinhead – avvenuto giovedì scorso con uno striscione appeso alla cancellata della Camera del lavoro di via Carlo Urbino – è arrivato in Consiglio comunale sabato scorso. A portare la vicenda tra i banchi della politica ci ha pensato Camillo Sartori, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, con una comunicazione resa ai consiglieri in apertura al consesso.
Matrice nazifascista
“Credo che tutti abbiano saputo – ha introdotto Sartori – della grave provocazione ed intimidazione subita dalla Cgil nella notte tra mercoledì e giovedì appena trascorsi per mezzo di uno striscione ed un comunicato di chiaro stampo nazifascista, atti riconducibili ai firmatari che fanno parte del gruppo del Veneto Fronte Skinheads”.
Solidarietà alla Cgil
“È naturale – ha proseguito il consigliere di Rifondazione – in un paese democratico la solidarietà e la vicinanza di tutta la maggioranza consiliare verso i dipendenti della Cgil cremasca che si sono visti minacciati per via del lavoro non facile che svolgono tra molte difficoltà, e si esprime lo stesso sostegno verso tutti gli iscritti a questo sindacato”.
Giunta antifascista
“Questa giunta fin dall’annullamento del convegno nazifascista dell’Usn (Unione per il Socialismo Nazionale) che doveva tenersi presso la Sala Alessandrini nel giugno del 2012, all’indomani dell’elezione del sindaco Bonaldi e che aveva avuto i permessi grazie alla precedente giunta, ha sempre avuto verso l’antifascismo e l’antirazzismo un occhio di riguardo”.
Perbenismo di facciata
“Negli ultimi mesi associazioni neofasciste come Casapound e per l’appunto il Veneto fronte skinheads hanno cercato di uscire dal loro sottobosco rivendicando un ruolo di promotori di alcuni valori sociali attraverso lotte che difendono però solo il loro interesse. Ecco che si usano argomenti come il mutuo sociale, l’ambientalismo, la difesa ed il diritto alla casa e al lavoro per dare una facciata di perbenismo alle loro reali intenzioni: parlano infatti sì di ragioni importanti ma che sono indirizzate solo allo scopo di difendere solo gli italiani e soprattutto solo di quelli che la pensano come loro”.
Attacchi recenti
“In un discorso più ampio tutte le loro lotte sono quelle che si cercano di portare avanti quotidianamente sia in Italia che a Crema, ma a differenza loro le si compiono per tutti e non solo per una fetta della società. Ricordo oltre all’attacco già citato che ha toccato il sindacato della Cgil la presenza di uno striscione di Casapound a Casale Cremasco al di fuori dello stabilimento della Danone nel giugno scorso e ad inizio mese un breve presidio ad Ombriano presso una casa sotto sfratto. Risale invece a luglio sempre di quest’anno lo striscione del Veneto fronte skinheads presso la Caritas di Viale Europa,un avvertimento contro i centri che ospitano i profughi nel nord Italia”.
Vigilare sulle azioni fasciste
“Questi gruppi, pensate che quello protagonista del fatto di Via Carlo Urbino presso la sede Cgil si autodefinisce associazione culturale, vanno contro la decenza di uno Stato democratico con proclami di odio e di violenza contro migranti ed italiani, le loro dichiarazioni sono permeate di razzismo, fascismo e sessismo, e se fino ad ora le loro azioni a Crema e nel cremasco si sono esplicate con un mordi e fuggi senza fortunatamente nessun danno a cose o persone, dobbiamo vigilare attentamente il territorio per evitare un proliferarsi di condotte al di fuori della legge”.
Perseguire l'apologia di fascismo
“Non è questione di fare pubblicità gratuita a questi elementi che dietro a nomi ambigui di associazioni ed eventi mascherano la più squallida ideologia nazifascista. Dobbiamo puntare fermamente ed anche candidamente sulla Costituzione Italiana – ha concluso Camillo Sartori – e sulle leggi che esistono e che vedono nell’apologia del fascismo un reato da perseguire”.