23-12-2013 ore 13:11 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Bloccato il polo scolastico di San Bartolomeo, nuovo Racchetti in viale Europa, nell'ex scuola di Cielle: "una vittoria del Comitato Unitario, raccolte 3840 firme"

"Una vittoria del Comitato Unitario". Così viene riassunta la decisione del Comune di Crema di recedere la convenzione con l'amministrazione provinciale per la realizzazione del nuovo Racchetti nel quartiere di San Bartolomeo e la conseguente ricollocazione del polo scolastico provinciale nella cosiddetta scuola di cielle presso il cantiere della cascina Valcarenga, abbandonato da oltre un anno per il fallimento della Charis.

Organismo composito
"Il Comitato Unitario per il riutilizzo dell’ex scuola di CL alla Valcarenga - spiegano i membri - è un organismo composito, costituitosi circa un anno fa sulla base dello spirito di collaborazione di numerosi soggetti politici e della società civile su spinta del movimento Rete Scuole in difesa della scuola pubblica. Esso si è reso protagonista di una mobilitazione sul territorio cremasco che ha attraversato due momenti fondamentali: la denuncia e la mobilitazione con una raccolta firme.

La denuncia
Entriamo nel dettaglio: "la prima fase con la denuncia della scandalosa decisione della Regione Lombardia, all’epoca governata da Formigoni e della giunta cremasca del sindaco Bruttomesso di edificare una struttura scolastica privata con risorse regionali sottratte all’edilizia scolastica pubblica, quanto mai bisognosa di interventi di messa in sicurezza".

Unica in Italia
"Una scelta dagli evidenti contorni anticostituzionali - vedi articolo 33 della Carta - e probabilmente unica in Italia, nella sfrontatezza con cui irride all’attuale crisi del nostro sistema di istruzione pubblica. Il fallimento dell’impresa impegnata nella realizzazione dell’opera e il conseguente blocco dei lavori ha consegnato alla città un mostro di cemento che deturpa il paesaggio urbano e che testimonia dell’irresponsabilità e dell’inadeguatezza di chi ha governato per anni Regione e Comune".

La raccolta firme
La seconda fase è stata incentrata sulla raccolta firme di cittadini. Questo l'appello dei proponenti: "abbiamo chiesto l’intervento provinciale affinché lo scheletro della Valcarenga venisse ultimato e divenisse sede del liceo Racchetti, la cui collocazione era stata prevista presso il polo scolastico di S. Bartolomeo in tempi in cui non si prevedeva il fallimento del progetto della scuola di Comunione e Liberazione. Una proposta dettata dal buon senso, prospettandosi la possibilità di realizzare un significativo risparmio di denaro pubblico, oltreché evitare un ulteriore congestione di traffico presso la zona di S. Bartolomeo".

Raccolte 3.840 adesioni
L’adesione all’appello del Comitato Unitario è stata molto alta: sono sta raccolte 3.840 firme, un'iniziativa "che ha permesso di tenere viva presso l’opinione pubblica l’attenzione dei cittadini. Ora queste firme verranno consegnate al presidente della Provincia, al sindaco di Crema ed in regione all’assessore all’istruzione".

La goffaggine e le menzogne
"La stessa amministrazione provinciale - spiegano i membri del Comitato - ha dovuto affrontare la questione e l’ha fatto in modo piuttosto goffo, esibendo relazioni tecniche anonime e facilmente contestabili e raccontando bugie, inesistenti consensi dei partiti di opposizione in Provincia e liquidazioni definitive di pagamenti al Comune di Crema mai avvenute". La vicenda non è ancora conclusa, non sono infatti esclusi sviluppi.
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