23-07-2015 ore 20:27 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Consiglio comunale. Piloni: “La variante al Pgt migliora via Milano, sblocca le aree dismesse premia i progetti innovativi”

Partiamo subito dalla fine, con l'approvazione a maggioranza della variante al Piano di governo del Territorio poco dopo le 19. Il Consiglio comunale odierno si è aperto attorno alle 16.20 con le dimissioni del vicepresidente, Antonio Agazzi. L'obiettivo di far slittare l'approvazione della variante al Pgt, nonostante qualche minuto di forte polemica ed agitazione, è fallito. Come spiegato dal segretario generale Marica De Girolamo ha prevalso di principio di continuità amministrativa, chiamando il consigliere anziano – Emilio Guerini - a guidare la seduta. A quel punto sono usciti dall'aula Laura Zanibelli, Ncd, Simone Beretta, Forza Italia e Tino Arpini, Solo cose buone per Crema. Dopo un paio di minuti sono rientrati Alessandro Boldi, M5S ed Alberto Torazzi, Lega Nord.

 

Gli obiettivi dell'amministrazione

Ripristinate le condizioni per proseguire, l'assessore Matteo Piloni ha illustrato il documento (integrale in allegato) partendo da un assunto basilare: “L’attuale PGT non ha dato le risposte necessarie alla crisi che stiamo ormai attraversando dal 2009”. In estrema sintesi, gli obiettivi dell'amministrazione possono essere sintetizzati in 3 punti: “migliorare la situazione urbanistica sulla via Milano, adeguandola ad una reale situazione consolidata e facilitando l’attuazione delle previsioni urbanistiche; l’inserimento di elementi flessibili per sbloccare, o smuovere, le situazioni presenti in città legate alle aree dismesse; l’inserimento dei concetti di premialità per progetti innovativi e di qualità in un’ottica di ecosostenibilità, con particolare attenzione all’uso dei materiali, al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ed alla progettazione ambientale”.

 

Attrezzature religiose

Come spiegato da Piloni “volontà dell’amministrazione in questa Variante è quella di identificare in città altre aree da destinare a servizi religiosi, partendo dal presupposto che quelle individuate nel Pgt nel 2011 risultano non sufficienti e non idonee. L’attuale Pgt prevede infatti due aree con questa destinazione: una in via Bramante (sant’Angela Merici) e una a Vergonzana. Quest’ultima per la possibilità di ampliare le strutture limitrofe già esistenti. Comunque entrambe a ridosso di luoghi di culto o edifici a funzione religiosa esistenti. La prima area pubblica, la seconda privata”.

 

Il Piano regionale

Con l'entrata in vigore della legge approvata dal consiglio regionale il 27 gennaio 2015, tutti i comuni devono realizzare entro 18 mesi un Piano delle attrezzature religiose, atto separato facente parte del piano dei servizi, dove le aree vengono dimensionate e disciplinate sulla base delle esigenze locali. Il Piano, oltre a fare una panoramica di tutte le strutture religiose presenti in città (n.84) e dei servizi individuati dal piano dei servizi (n.5), prevede appunto le aree già previste nel Pgt e quello che vengono proposte (4 in totale). In particolare l’unica istanza pervenuta è quella della comunità islamica”.

 

Via Milano e via Libero Comune

“Le nuove aree – ha aggiunto Piloni - sono una in via Milano (circa 3300 mq) e l’altra in via libero Comune (1300 mq circa). Essendo entrambe le aree di proprietà comunale, rispondono in maniera adeguata e concreta, come previsto dalla legge regionale, all’esigenza locale di individuare idonee aree destinate a servizi religiosi, considerato che gli enti delle confessioni religiose interessate dovranno stipulare con il Comune un’apposita convenzione a fini urbanistici. Convenzioni che prevederanno la risoluzione dei patti convenzionatori nel caso in cui venga accertata la presenza di attività non previste dalla convenzione”. Al riguardo il Comune ha ottenuto il parere favorevole della questura e della prefettura di Cremona.

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