Forza Italia fatica a smaltire la sconfitta elettorale. Simone Beretta lo dice senza giri di parole: “a livello politico mi disturba molto. È difficile da accettare, tanto più quanto sono costretto a subirla”. Per l’ex capogruppo l’errore fondamentale è stato “l’aver giocato la partita ad altri livelli rispetto a quello locale, mettendo la città di fronte al fatto compiuto e lasciando la politica locale con le spalle al muro. I generali, o capitani che siano, che hanno deciso per gli altri, devono assumersi le proprie responsabilità”.
Le responsabilità politiche
Il riferimento è chiaro. Come spiegato da Beretta in conferenza stampa, la responsabilità ha nomi e cognomi: Massimiliano Salini, Carlo Malvezzi. Secondo il forzista “erano troppi quelli che con Alfano avevano dato per morto Berlusconi. Gli stessi che su Crema avevano sbagliato le previsioni allora e le hanno sbagliate oggi”. Con una conseguenza politicamente fatale: “visto lo scenario che si è venuto prefigurando, la Bonaldi non sarebbe stata riconfermata. Abbiamo vinto ovunque ma non a Crema, che più di altre realtà era a portata di mano”. Stesso discorso per la Lega nord, “che molto doveva a Forza Italia ma che da 20 anni non dà niente”.
La ripresa parte da Crema
Molti in Forza Italia nutrivano la speranza di replicare il risultato del 2007. “Avevo immaginato che Crema avrebbe potuto rappresentare il punto di riferimento per la ripresa – ha aggiunto Beretta – con Cremona, Casalmaggiore e provincia. Poteva accadere quanto accaduto con Bruttomesso, Perri e Salini. Allora il gruppo dirigente era composto da Jotta, Beretta, Rossoni, Jacini, ed avevano interpretato al meglio il rapporto con società civile”. Posto quanto concerne il candidato sindaco, “Zucchi non ha alcuna responsabilità politica: ha fatto quello che è stato in grado di fare”.
Dall’ascolto alle dimissioni
“Una politica attenta ascolta preventivamente la società civile, le sue articolazioni più vive, associazioni di volontariato, le categorie economiche. Politici attenti e lungimiranti la società civile la rappresentano, non la sfidano agognando di annetterla”. Venerdì sera Forza Italia riunirà il coordinamento per decidere il da farsi in vista del primo Consigli comunale. “Per quanto conti come il due di picche quando la briscola è danari, qualcuno dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni – ha commentato Beretta in conclusione – evitando al partito inutili lacerazioni difficili da ricomporre. Un gesto di umiltà in cui non confido, purtroppo”.