06-04-2015 ore 20:04 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema, Consiglio comunale. Martedì il dibattito sul bilancio di previsione 2015, giovedì la replica della giunta e la votazione

Dopo il primo passaggio in sala degli Ostaggi, la previsione di Bilancio 2015 torna in Consiglio comunale per una doppia seduta prevista in settimana. Il primo appuntamento è fissato a martedì 7 aprile, alle ore 15, quando maggioranza e minoranza avranno la possibilità di commentare il documento economico. Giovedì 9 aprile, alle ore 17, sarà invece il turno della giunta, che risponderà alle osservazioni e metterà in votazione il bilancio previsionale.

 

Nessun aumento di tasse

Durante la presentazione dello scorso 18 marzo, prima il sindaco Stefania Bonaldi e poi l’assessore al Commercio, Morena Saltini, hanno assicurato che la manovra economica del 2015 non contempla inasprimenti fiscali (va ricordato che, essendo le aliquote al massimo, solo un correttivo del Governo potrebbe consentire un aumento della tassazione). Per raggiungere il pareggio di bilancio, l’amministrazione ha previsto un’azione di recupero crediti da 2,6 milioni di euro.

 

Le critiche dell’opposizione

Il bilancio di previsione 2015 ha già ricevuto alcune critiche da parte della minoranza. Secondo la Lega Nord del Cremasco, per i cremaschi si prospetta un anno di “lacrime e tasse”; nel mirino dei leghisti sono finiti gli accertamenti fiscali e l’assenza di fondi europei nel budget. Il capogruppo forzista Simone Beretta, invece, dopo aver criticato la previsione all’insù degli introiti da contravvenzioni, ha suggerito alcuni interventi che avrebbero il merito di far risparmiare all’amministrazione più di un milione di euro.

 

Bilancio partecipato

Sono in totale 14 i punti all’Ordine del giorno che dovranno essere messi in votazione giovedì 9 aprile. A margine della discussione si inserisce la polemica sollevata dal Movimento 5 Stelle in merito al bilancio partecipato: la fase di sperimentazione sarebbe dovuta partire con il bilancio previsionale 2015, per poi entrare a pieno regime con l’approvazione del bilancio 2016. Dalla maggioranza fanno sapere non vi sia alcun intento ostativo, ma il percorso che porta all’adozione sembra ancora lungo.  

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