04-12-2015 ore 19:40 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Finanziamento scuola Ex Charis, per Sinistra ecologia e libertà un “percorso agghiacciante”

“La Regione non ci ammette più ai bandi e ha trattenuto quasi 200 mila euro. Il centrodestra in modo piuttosto goffo sta tentando di scaricare sull'amministrazione Ceravolo la responsabilità del milione di euro dell'ex scuola di Ciella, soldi che ora stanno trattenendo coattamente. Eppure – ha spiegato l'assessore all'istruzione Attilio Galmozzi – nel caso ve ne fosse ancora bisogno, con il documento che ora vi mostriamo è facile comprendere quali siano le reali responsabilità”.

 

Documenti

Ai cronisti riuniti nella sede di Sinistra ecologia e libertà viene mostrato un documento risalente al 26 marzo del 2008 (in allegato) nel quale l'allora sindaco Bruno Bruttomesso “chiede un contributo per interventi di edilizia scolastica” per la “Zona polifunzionale area n.3 – Cascina Valcarenga” ed il “restauro, l'aggiornamento tecnologico e l'adeguamento alle norme di sicurezza dell'edificio Paola di Rosa nel fabbricato ex Ancelle di via Bottesini. I nuovi complessi scolastici – scrive il sindaco Bruttomesso – contribuiranno certamente all'ampliamento dell'offerta formativa per il cremasco”.

 

Priorità

Secondo gli esponenti cremaschi di SeL si tratta di un atto molto grave, perché il Comune, recependo una lettera di una settimana prima (in allegato) di Claudio Cogorno, legale rappresentante della Fondazione Charis, avrebbe modificato il Piano degli interventi e senza deliberazioni né impegni formali avrebbe deciso di ritenere “non più prioritari” - contrariamente a quanto disposto dal Burl regionale pubblicato l'11 ottobre 2007 - gli interventi alla scuola primaria di Santa Maria, di Ombriano e Braguti, oltre alla scuola d'infanzia e primaria dei Sabbioni per consentire di finanziare, invece “il Piano di iniziativa pubblica Valcarenga”.

 

La delibera e la letterina

“Voglio capire come la Regione abbia potuto cambiare tramite una letterina un atto deliberato e pubblicato nel Burl” ha aggiunto il deputato Franco Bordo: “credo sia necessario un passaggio formale. In sostanza chiederemo alla Regione di fornirci una motivazione e nel caso la risposta non arrivasse o non fosse soddisfacente, non resterà che chiedere l'intervento di un Ente terzo”. Per il consigliere comunale Emanuele Coti Zelati “il percorso della vicenda è agghiacciante”. Del medesimo avviso la coordinatrice Agnese Gramignoli: “l'eredità lasciata da queste persone è pesante ed è il risultato tra politica e affarismo”.

1994