29-04-2015 ore 11:04 | Economia - Associazioni
di Rebecca Ronchi

Primo maggio, “il lavoro al centro dei sogni”. La riflessione del Movimento cristiano dei lavoratori

“Il lavoro è al centro dei sogni ma soprattutto dei timori dei giovani che mostrano disaffezione per i partiti politici e amano l'attuale pontefice Papa Francesco considerato vicino ai problemi della gente”. Il Movimento cristiano dei lavoratori del territorio vuole quest'anno porre un'attenzione particolare al punto di vista dei giovani sulla festa dei lavoratori del prossimo 1° maggio, “festa che purtroppo anche quest'anno si celebra in un trend occupazionale di difficoltà”.

 

La precarietà

Secondo Michele Fusari, presidente Mcl, “qualcuno provocando riflette che forse ha più senso parlare di festa del non lavoro, della precarietà, della ricerca affannosa di forme più o meno stabili di occupazione. Sono tante le situazioni che ci circondano che ci fanno riflettere e pensare su questo tema ma crediamo che ora come non mai sia arrivato il tempo, per tutti gli attori presenti nella nazione e sul territorio che ci circonda - istituzioni pubbliche, parti sociali, corpi intermedi, enti a tutti i livelli - di agire con ancora più vigore ed energia per cambiare la situazione e invertire realmente il trend di famiglie disoccupate, giovani demotivati, frustrati, avviliti”.


Tenere alta l'attenzione

“Come MCL - movimento ecclesiale e popolare di testimonianza che ha scelto, fin dalle sue origini, di non arrendersi al declino - vogliamo provare a guardare con viva fede e speranza al futuro, non abdicare, spinti in ciò dalle esortazioni ad agire e a tenere alta l'attenzione sul lavoro che la Chiesa a tutti i livelli continuamente fa a cominciare da Papa Francesco che con grande determinazione sviluppa continue riflessioni sul tema rifacendosi alla dottrina sociale cristiana”.

 

Giusto e dignitoso

“Solo sul lavoro, giusto e dignitoso per tutti, è possibile costruire un vero sviluppo per la nostra zoppicante società; senza lavoro non vi è futuro nè per le famiglie nè per la nazione. Crediamo sia necessario compiere alcuni atti, non particolarmente onerosi che vadano a rivalutare la cultura del "fare bene", del "made in Italy" , atti che vadano ulteriormente a semplificare il quadro normativo delle leggi sul lavoro, che stimolino i giovani all'auto-imprenditoria , che favoriscano una sempre migliore transizione scuola-lavoro; non si può dimenticare qui il sostegno al ruolo della famiglia quale prima palestra di lavoro e a tutte quelle forme di armonizzazione lavoro-famiglia che il quadro di flessibilità richiederebbe; sono solo alcuni esempi di ciò che si potrebbe provare a fare avendo quello " sguardo lungo " che è' mancato alla classe dirigente per troppo tempo”.

 

I beni della terra

“La festa dei lavoratori quest'anno coincide anche con l'inizio ufficiale di Expo, l'esposizione universale che per un semestre farà riflettere su un tema altrettanto importante di dottrina sociale cristiana: la destinazione universale dei beni della terra. Il Movimento Cristiano Lavoratori, presente all'evento milanese nel padiglione di Cascina Triulza destinato alla società civile, si augura che la kermesse aiuti davvero a riflettere sul tema di Expo Nutrire il pianeta, energia per la vita e non si riduca a semplice passerella elitaria di pochi affinché davvero tutti gli attori presenti insieme cerchino di provare a contrastare povertà e fame nel mondo mettendo in campo tutte quelle azioni volte alla riduzione degli sprechi e alla redistribuzione equa delle eccedenze alimentari verso le popolazioni più colpite da questi drammi”.

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