Aderendo all'ambizioso progetto Talenti diffusi promosso dal Comune di Cremona, il Comune di Crema ha voluto dare continuità al Piano giovani, per proseguire nella promozione delle politiche giovanili a livello territoriale, interessando potenzialmente 60.638 giovani tra i 18 ed i 35 anni, 28.677 nel distretto Cremonese (il 18,19% della popolazione) e 31.961 nel distretto Cremasco, con un'incidenza del 19,50% sulla popolazione totale. In un contesto decisamente complesso, non solo teoria ma anche molta pratica e adeguato sostegno, visto che di volta in volta, sui portali delle amministrazioni, dell'Orientagiovani e degli Enti coinvolti verranno comunicati i nuovi bandi disponibili ed i giovani saranno accompagnati in ogni fase, con la possibilità di acquistare il materiale necessario a prezzi agevolati.
Triplice azione
Così l'assessore alla cultura Paola Vailati, che insieme a Diego Negrotti – dell'Informagiovani di Cremona - stamattina a palazzo comunale ha spiegato nel dettaglio il “progetto di valorizzazione del capitale umano e culturale giovanile della provincia di Cremona”. Tre gli ambiti di intervento, a partire dal Co-work, dedicato alla sperimentazione di modelli di coworking territoriali diffusi. Per migliorare la conoscenza e la comunicazione delle attività imprenditoriali, favorendo la comunicazione dei giovani per i giovani, il secondo ambito prevede la creazione di Comunico. A chiudere il cerchio Intraprendo che, come dice il termine stesso, mira ad incentivare l'intraprendenza giovanile favorendo con consulenze gratuite e specialistiche, non solo la progettazione ma soprattutto la realizzazione di nuove imprese.
Reindustria e Comunità sociale
Tra associazioni, consorzi ed istituti scolastici, il progetto Talenti diffusi può contare sulla presenza di 18 partner, 9 cofinanziatori e una vasta rete di soggetti locali. Alla positiva riuscita dell'iniziativa concorre anche Reindustria: “il nostro intervento – ha sottolineato la direttrice Ilaria Massari – prevede la mappatura dei coworking diffusi, consulenze, eventi pratici di coworking e seminari di orientamento”. Molto interessante anche il settore sociale del progetto, al quale aderiscono il Cisvol e Comunità sociale cremasca, rappresentata dal direttore Davide Vighi: “l’obiettivo è sensibilizzare i giovani e stimolare le loro potenzialità, soprattutto nei contesti di maggiore difficoltà. Riteniamo che il progetto sia perfettamente inserito nel contesto della costruzione di un welfare generativo”. In allegato i dettagli del progetto.