Negli ultimi dieci anni nel nostro Paese il lavoro domestico e di cura ha triplicato il numero di lavoratori, in pratica sembra che le nostre famiglie si siano improvvisamente rese conto di aver bisogno di una assistente familiare. In realtà il lavoro di cura si è così sviluppato cercando perlopiù di colmare il vuoto delle politiche socio sanitarie, venendosi a creare un vero e proprio welfare fai da te.
La badante
Per questi motivi, in questi anni all’interno delle nostre case è nata una nuova figura, “la badante” un lavoro critico perché prevede capacità relazionali ed umane oltre a tutta una serie di competenze specifiche e professionali. Individuare la persona adeguata spesso non è facile, oltre alle competenze tecniche si ricerca spesso una affinità e una compatibilità di carattere con la persona da assistere.
Il generale buon senso
Purtroppo molte assistenti familiari non hanno queste specifiche competenze (soprattutto per chi non ha esperienza) e si avvalgono di un generale buon senso ed è per questo che per la famiglia diventa difficile trovare la persona giusta, in un mercato che a causa della crisi offre molta manodopera ma anche inesperta e non adeguata. Il più delle volte all’assistente familiare si affida la cura totale dell’anziano 24 ore su 24 e il rischio in questi casi è che i diritti della lavoratrice si confondono e si fondono con i bisogni della persona da assistere.
I diritti dei lavoratori e i costi dell'assistenza
Capita che in questi particolari rapporti di lavoro spesso non siano garantiti il riposo giornaliero, notturno e domenicale e con il tempo sorgono veri e propri conflitti che comportano per la famiglia la ricerca di una nuova lavoratrice che sappia invece sopportare turni di lavoro impensabili e chi accetta queste condizioni spesso ha un estremo bisogno di lavorare oppure non conosce bene i diritti connessi a questo settore. E’ d’altra parte vero che oggi a preoccupare le famiglie sono anche i costi dell’assistenza privata domiciliare e la sostenibilità nel lungo periodo, è per questo che è ormai necessaria una politica socio sanitaria adeguata, con interventi che vadano incontro sia ai bisogni di chi cura che di chi viene curato.
Il progetto Staff
Questo mercato privato auto gestito (spesso con rapporti irregolari) deve ormai essere governato e necessariamente inserito in una rete di servizi territoriali che orientino anche alla legalità. Così si è provato a fare nella nostra provincia di Cremona. Per tutto il 2013 e parte del 2014 tramite il progetto Staff, Sistema territoriale per l’assistenza familiare e la formazione, si è provato a incanalare e gestire il settore di cura.
Nuovo sportello Acli
Nell’ambito di questo progetto, il Patronato Acli (soggetto accreditato dal Ministero del lavoro all’intermediazione di lavoro) con un nuovo sportello che si occupa dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore di cura offre un servizio, ora non più sperimentale ma stabile e funzionale, capace di includere: l’informazione e l’orientamento per le famiglie in cerca della assistente familiare nonché una lettura obiettiva del contesto di cura al fine di individuare il profilo adatto da inserire in famiglia.
Servizio convenzionato
Il servizio è inoltre convenzionato con Comunità Sociale Cremasca che credendo nell’utilità e professionalità del servizio contribuisce alla fattibilità del servizio. L’inserimento del lavoratore domestico e di cura è effettuato tramite un percorso di accompagnamento graduale. I tempi per arrivare alla persona da inserire in casa non sono quelli del “passaparola” ma al fine di evitare, per la fretta, di inserire persone inesperte o inadeguate senza tutele contrattuali con i rischi che ne derivano, come vertenze sindacali o infortuni sul lavoro.
Il preventivo contrattuale
Si orienta la famiglia costruendo un preventivo contrattuale, responsabilizzando la famiglia alla conoscenza degli aspetti contrattuali, si media tra la lavoratrice e il datore di lavoro facendo emergere in colloqui conoscitivi il contesto di lavoro, le mansioni richieste, l’approccio corretto da tenere nei confronti dell’anziano anche in relazione alla sua patologia e gli aspetti contrattuali che si andranno a delineare.
Rispetto e dignità
Una sessantina di famiglie si sono affidate a questo servizio, circa 600 lavoratrici hanno ricercato lavoro presso i nostri uffici. Un servizio delicato ma necessario per la ricerca della persona giusta da inserire in un contesto di rispetto e dignità che sappia tutelare il prezioso lavoro di cura nelle case dei nostri anziani. Per informazioni Servizio Incontra lavoro Acli Crema 0373.250064 interno 5. Presso la sede Acli di Crema in Piazza Manziana 17.