24-04-2015 ore 14:32 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Comunità sociale cremasca, inaugurata la nuova sede. Beretta: “più efficienza nel rispetto delle esigenze dei cittadini”

Uffici più ampi e maggiori spazi per incontri e colloqui: questi i vantaggi della nuova sede di Comunità sociale cremasca, inaugurata ieri pomeriggio e benedetta dal vescovo, monsignor Oscar Cantoni. Il trasloco da via Manini a via Battaglio – effettuato dalla Caritas diocesana – secondo la direzione dell’azienda consentirà agli operatori un maggior benessere lavorativo, oltreché la possibilità di far fronte ai problemi logistici dovuti alla mancanza di spazi.  

 

Intervento funzionale

“Eravamo in una sede troppo angusta per le nostre esigenze – spiega la presidente di Csc, l’assessore al Welfare Angela Beretta – con un disservizio per i nostri cittadini che vedevano rinviate la possibilità di incontri e colloqui a causa degli spazi minimi adibiti a queste funzioni. Abbiamo triplicato gli spazi:  un intervento funzionale ai servizi, per avere maggiore efficienza nel rispetto delle esigenze dei cittadini”.

 

Azienda di riferimento

Per quanto concerne i servizi erogati, “le modalità rimarranno le stesse. Ci stiamo avviando verso una politica che vuole fare di Comunità sociale cremasca un’azienda di riferimento per i 48 Comuni del distretto. Svolgiamo funzioni sempre più omogenee anche su indicazione delle linee diramate da Regione Lombardia, che indicano questa come strada virtuosa per i problemi di cui soffre oggi il settore sociale. Ogni intervento – conclude la presidente Beretta – segue una finalità precisa: far di Crema città capocomprensorio”.

 

Comunità sociale cremasca, uno scorcio degli uffici (foto © Cremaonline.it)

Servizi più celeri

Soddisfatto dell’operazione anche il direttore di Csc, Davide Vighi: “è la conclusione di un percorso partito nel 2013: l’azienda si stava ampliando, così come stava espandendo la sua sfera d’attività; abbiamo trovato una soluzione che ci garantisse, a costi pressoché invariati, una triplicazione degli spazi prima non funzionali all’attività lavorativa. Passando da 210 a circa 600 metri quadrati, riusciremo a garantire servizi in modo celere, potendo ora assegnare ai colloqui con psicologi e assistenti sociali, che prima venivano rinviati per ragioni logistiche”.

 

Aumentare le risorse gestite

“Comunità sociale cremasca si occupa del livello di gestione dei servizi sociali. Il nostro obiettivo, che dichiareremo nel documento di Piano, è quello di incrementare progressivamente la dimensione delle risorse che noi gestiamo in modo associativo. Ad oggi coordiniamo il 30% di tutta la spesa sociale del distretto. L’obiettivo della triennalità è arrivare a gestire il fino al 45% del welfare locale: un percorso sfidante anche per i sindaci – conclude il direttore Vighi – che dovranno pensare ad un percorso parallelo a quello obbligato dalla normativa in merito all’associazione delle funzioni”. 

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