Vicenda inquietante e da approfondire quella accaduta lunedì notte ad Ombriano. In una nota stampa diffusa ai giornali, il Consiglio dell'Arci ha raccontato che dopo la chiusura, “tra l'una e mezza e le due” del mattino, “due individui su una macchina grigia hanno atteso l'orario di chiusura e che i soci lasciassero il circolo”. Il barista, solo, stava tornando a casa in bicicletta quando si è accorto di essere seguito. L'automobile ha imboccato contromano via Renzo da Ceri, quindi uno dei due è sceso e “l’ha colpito più volte al volto, insultandolo per la sua militanza”.
Abbigliamento e retorica
Secondo il Consiglio dell’associazione cremasca si è trattato di “un’aggressione fascista”. Al momento i fatti non sono stati denunciati alle forze dell’ordine. Oltre al comunicato stampa sono stati raccontati in un post sulla pagina Facebook dell’Arci di Ombriano: “Tutto si è svolto in pochi istanti”. Subito dopo l’aggressione “i due si sono dati alla fuga. L'aggressore è stato riconosciuto come fascista sia per la retorica che per l'abbigliamento”. Il giovane barista non ha riportato ferite e non ha avuto necessità di far ricorso alle cure del pronto soccorso.
Assemblea pubblica
Per l’Arci “l'aggressione era premeditata, mirata e codarda”. Secondo loro l’obiettivo è “colpire e intimidire un punto di riferimento per i giovani, le organizzazioni di sinistra e gli antirazzisti di tutto il Cremasco”. Quanto accaduto a Crema si inserisce in un clima in cui idee e metodi del fascismo vengono tollerati come un opinione, quando in realtà sono uno strumento per reprimere chi si oppone alle politiche della classe dominante”. Per discutere dell’accaduto, nella serata di stasera, mercoledì 16 agosto, alle 21.30 è stata organizzata un’assemblea pubblica. Probabile che nel fine settimana venga organizzata una manifestazione in città.