“Nel mese di ottobre del 2015 in più occasioni aveva sorvolato il centro abitato di Crema radendo pericolosamente i tetti delle case a bordo del suo parapendio a motore a cui aveva legato la bandiera dei pirati, ma era sempre riuscito ad allontanarsi senza essere mai identificato né dai carabinieri né dalla polizia locale di Crema”.
Voli proibiti
“Nel periodo invernale – spiega il capitano Giancarlo Carraro - non aveva più volato, per poi riapparire nel mese di maggio, il 7 ed il 27 in particolare, il pilota del parapendio ha deciso di sfidare la sorte, dapprima sorvolando ripetutamente il Duomo e a bassissima quota, addirittura la caserma dei carabinieri e l’adiacente ospedale Maggiore, per poi dirigersi verso Bagnolo sorvolando la Paullese”.
La denuncia
Seguito dai carabinieri fino a Spino d’Adda, dove aveva deciso di atterrare, “accortosi della presenza dei carabinieri, ha improvvisamente ripreso quota facendo perdere le proprie tracce. Nei giorni successivi però, grazie però alla testimonianza di alcuni residenti, è stato identificato e, viste le scorribande consumate in passato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cremona per sorvolo con parapendio a motore in aree vietate. Nel suo profilo social spesso pubblicava le immagini dei suoi sorvoli pericolosi”. Della vicenda è stata informata anche l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, per i provvedimenti di competenza, ovvero la sospensione o la revoca del brevetto di volo.