11-11-2015 ore 14:12 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Si finge vittima di una rapina. Cremasco di 31 anni denunciato dalla polizia per “procurato allarme e simulazione di reato”

Giovane rapinato, “notte di paura a Santa Maria”. La notizia, ripresa da alcuni organi di stampa locali che ormai paiono aver sostituito la credibilità con la faciloneria, è finita in prima pagina sotto il consueto titolo “allarme sicurezza in città”. Data in pasto ai social network il tradizionale stereotipo “dell'area degradata di Crema” e “dell'uomo nero cattivo”, ha scatenato i più bassi istinti in una vorticosa rincorsa a chi riusciva a distinguersi, ovviamente in peggio.

 

La bufala

Eppure, come spiegato oggi dal vice questore Daniel Segre, che ha bonariamente richiamato i cronisti ad un più approfondito livello di verifica delle informazioni, “la notizia era una bufala". Domenica 1 novembre il protagonista della vicenda, un uomo di 31 anni aveva pubblicamente denunciato sulla propria pagina di Facebook che quella notte, alle 4.24, mentre tornava a casa, sulla ciclabile di viale Santa Maria era stato avvicinato “da due giovani di colore, entrambi in bicicletta”.

 

La 'rapina'

Dopo avergli “sbarrato la strada”, i due gli avevano “ordinato di dare loro tutti i soldi” che aveva con sé: preso dalla paura e visto che a quell'ora non passava nessuno che potesse aiutarlo, l'uomo ha ritenuto fosse più saggio consegnare "i 70 euro" che aveva in tasca. Chiamata la polizia, “cinque minuti dopo c’era già una pattuglia sul posto. Gli agenti mi hanno fatto delle domande per capire cosa fosse accaduto. Nei prossimi giorni mi presenterò in commissariato per sporgere denuncia”.

 

Procurato allarme

“La denuncia – ha spiegato Segre, affiancato dal personale dell'anticrimine – non ci è mai stata formalizzata”. Come detto, alcuni giornali hanno prontamente ripreso la notizia montando il caso e intervistando anche esponenti politici che si sono affrettati a confermare l'elevato senso di insicurezza dei residenti della zona. Eppure, la versione fornita inizialmente dall'uomo aveva lasciato qualche dubbio agli inquirenti, sia per il luogo che per la dinamica, per non parlare del protagonista, che Segre ha definito “persona già conosciuta" e soprattutto "un obiettivo piuttosto inverosimile”. Al termine delle indagini svolte dal personale della squadra della polizia giudiziaria, l'uomo è stato denunciato per simulazione di reato e procurato allarme.

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