06-02-2016 ore 14:37 | Cronaca - Crema
di Angelo Tagliani

Sabbioni, scritte neo naziste davanti alla scuola primaria e sulla sede dell'Unione sindacale di base

“Questa notte, presumibilmente verso le 5, alcuni vicini hanno sentito sgommare un'automobile”. Poco dopo l'amara scoperta: la sede dell'Unione Sindacale di Base di Crema, nel quartiere dei Sabbioni – che ospita la casa della carità e l'housing sociale - è stata imbrattata con simboli nazisti. “Davanti alla sede – prosegue Beppe Bettenzoli - è stata dipinta una svastica, sulla vetrina il simbolo di Forza Nuova”.

 

Simboli e scritte

In via Cappuccini e in via Camporelle, davanti alla scuola primaria, sono state disseminate con della vernice bianca vari simboli ed una scritte offensiva contro i migranti. Alcuni agenti della Digos hanno effettuato un approfondito sopralluogo e dato avvio alle indagini nel tentativo di risalire agli esecutori del gesto.

 

Fuori legge

Secondo Bettenzoli “diventa sempre più importante sostenere la campagna per mettere fuori legge le organizzazioni neofasciste e neonaziste che operano nel nostro paese, come Casa Pound, Forza Nuova, Lealtà Azione, Veneto Fronte Skinhead perché una vera democrazia non può tollerare, o sminuire, la propaganda razzista, omofoba, xenofoba, le iniziative antisemite e i raduni nostalgici”.

 

Lotta al razzismo

“Tutti i gruppi neofascisti e neonazisti – prosegue Bettenzoli - devono essere sciolti, l'Anpi deve promuovere una campagna nelle scuole su cosa ha rappresentato il fascismo nel nostro paese, le scuole devono educare alla lotta al razzismo e a tutto ciò che si richiama alle disumane esperienze del nazifascismo. Per quanto riguarda l'Unione Sindacale di Base, diciamo che non ci lasciamo intimidire da questi criminali che agiscono di nascosto, al buio, noi proseguiremo nel nostro lavoro di organizzazione dei lavoratori, di lotta ad ogni forma di razzismo e di discriminazione, di sostegno alle lotte dei migranti per affermare i diritti fondamentali della persona, il diritto al lavoro, il diritto ad una esistenza normale, il diritto alla libera circolazione nel nostro paese e in tutta Europa”.

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