10-02-2013 ore 19:50 | Cronaca - Crema
di Emanuele Mandelli

Cerimonia in piazza Istria e Dalmazia in occasione della giornata che celebra i caduti delle Foibe. Emozione per l’intervento del profugo dalmata Tommaso Caizzi

Tanti presenti e mattina fredda per la celebrazione del Giorno del ricordo, la giornata nazionale istituita nel 2004 per ricordare le vittime dei massacri delle Foibe e dell’esodo giuliano dalmata. Ritrovo alle 10.45 in piazza Istria e Dalmazia per la deposizione della corona di alloro alla targa commemorativa posta alcuni anni fa.

La corona di alloro
Dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli e la deposizione della corona di alloro, è toccato al sindaco Stefania Bonaldi tenere un sentito intervento: “La violenza somma motivazioni e passioni diverse, in quel caso determinò un'ondata di aggressioni verso italiani indifesi, la cui colpa era solo quella d’essere italiani, da parte degli jugoslavi. Furono così vittime di un’epurazione preventiva, per eliminare le presenze italiane che avrebbero potuto mettere in discussione il controllo da parte dell’esercito di Tito”.

Visione europeista
“A distanza di settant’anni, riconosciamo che l’antidoto dei valori democratici su cui poggia la costruzione europea è riuscito a dispiegare i propri effetti. E’ proprio la visione europeista, l’essere e il crescere come Cittadini Europei che ci difende dalle tentazioni di spinte nazionalistiche e ci insegna a fare convivere popoli, lingue, culture differenti in una prospettiva pacifica, di riconciliazione e di reciproco riconoscimento”.

L’emozione di Caizzi
La Bonaldi ha poi ricordato il convegno indirizzato soprattutto alle scuole che si terrà in sala Alessandrini il prossimo 19 febbraio. Toccante l’intervento di Tommaso Caizzi, cremasco di adozione e profugo dalmata che con la voce incrinata dall’emozione ha ricordato il dolore del dover abbandonare la propria terra, la propria nazione.

I presenti
Tanti i presenti in piazza che si sono sciolti in un applauso commosso al termine delle parole di Caizzi. L’amministrazione provinciale era rappresentata da Paola Orini, le tante associazioni d’arma guidate dal colonnello Angelo Vasta, la senatrice Cinzia Fontana e poi le forze dell’ordine, con la presenza del capitano dei carabinieri Antonio Savino e del vice questore Daniel Segre.
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